Caro Tito, quando arriva la fine dell’anno, ci accorgiamo che sono tanti i temi che andavano trattati. Purtroppo, la mancanza di tempo da una parte e l’affollamento di argomenti non sempre permettono di evidenziare tutto e tutti. L’appuntamento (quasi) settimanale di questa nostra rubrica, poi, dilata persino l’attualità; per cui è difficile poter prestare la giusta attenzione ad avvenimenti che spesso corrono troppo veloci; mentre queste nostre Lettere hanno pure bisogno di una qualche riflessione, qualche considerazione in più … quasi una meditazione più pacata ed adeguata. Come ho già accennato, a volte accade addirittura ch’io scriva lettere destinate poi, per vari motivi, a non essere inviate alla pubblicazione. Insomma, in un lavoro volontario, quale è il nostro, è piuttosto complicato effettuare una scelta. Nella mia cartella restano ancora in attesa temi (a volte molto audaci quanto necessari) che a me piacerebbe affrontare ma che non sempre trovano il tempo giusto e il clima adatto per poter essere sottoposti alla benevola attenzione dei nostri già gentili e pazienti lettori. Così, a volte accade che debba trasformare una lettera in “Miscellanea” (politematica).
Adesso, pure come segno di riconoscenza e di gratitudine, comincio questa Miscellanea di fine anno 2024 con un mio breve ma affettuoso ricordo personale del prof. Walter Pedullà, nostro quasi compaesano e, comunque, calabrese eccellente che ho conosciuto durante il mio periodo universitario romano, quando (per pura curiosità extra-piano di studi) ho assistito alle sue lezioni sullo scrittore Alberto Savinio (1881-1952), interloquendo spesso con Lui, di cui ammiravo la pacatezza tipica di alcuni saggi personaggi delle nostre parti … una pacatezza che mi richiama quella dei mitici nostri antenati della “Calabria Prima Italia” (tanto per intenderci). L’ho conosciuto pure come una persona assai umile, quasi dimessa ed ordinaria, ma fortemente dignitosa e carismatica: almeno quando ero studente, negli anni settanta, veniva a fare lezione all’Università con una semplicissima e spartana Fiat 127 verde scuro, come un comune operaio o impiegato ministeriale. La sua umiltà può essere dedotta pure dal fatto che è assai insufficiente la sua iconografia su internet, eppure era un grandissimo e pluripremiato studioso ed ha anche ricoperto ruoli di altissimo livello nazionale e rappresentativo.
Lo voglio ricordare pure come tenace stakanovista: Lui stesso ha affermato che ha passato metà della sua vita (cioè ben 47 anni) a studiare, a lavorare su libri e documenti, a scrivere e pubblicare … soprattutto a beneficio degli altri. Sì, un grande e generoso altruista, come sanno essere i veri immensi calabresi. Calabria terra di troppo generosi altruisti, sicuramente!… Pure per questo la Calabria ha sempre e da sempre contribuito a meglio “fecondare” il mondo! E lo farà ancora di più e ancora sempre poiché tale e tanta è la sua vocazione ultra-millenaria. E’ questa pure la tesi di Salvatore Mongiardo, filosofo andreolese e Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone. Disseminare (anche con l’emigrazione forzata o volontaria) il ponderoso seme calabrese per il mondo ha questa funzione fecondatrice quasi salvifica, sicuramente etica. Pure per questo, spero tanto che Siderno, la sua città natale, possa valorizzare Walter Pedullà al massimo possibile. Anche perché valorizzando Pedullà valorizza ed esalta sé stessa!… Penso che Gabriele, il figlio di Walter (anche egli docente universitario e scrittore), possa avere un ruolo determinante in questo progetto di massima valorizzazione.
1 – WALTER PEDULLA’ (Siderno 1930 – Roma 2024)
A 94 anni, nella sua casa romana, giovedì scorso 26 dicembre, è morto Walter Pedullà, il quale era nato il 10 ottobre 1930 nella Locride a Siderno, sulla costa jonica della provincia di Reggio Calabria, che dista da Badolato Marina appena 47 chilometri. Aveva l’età del mio fratello maggiore Giuseppe (1930-1966). Nella sua lunga vita ha ricoperto ruoli sociali e culturali assai importanti e significativi: da docente di Letteratura Italiana all’Università degli Studi di Roma oggi “La Sapienza” a Presidente della Rai-Radiotelevisione Italiana, giusto per citare i ruoli principali ricoperti. Per tutto il resto della sua biografia, ti rimando alle molteplici notizie che abbondano su internet (specialmente in questi giorni) e che vengono sintetizzate al link << https://it.wikipedia.org/wiki/Walter_Pedull%C3%A0 >>.
Nella primavera del 1992 ho cominciato a lavorare alla cura e alla stampa del romanzo SPIRAGLI DA UNA BOCCA DI LUPO di Rosa Gallelli, mia coetanea badolatese. Per farla tenere a battesimo in questo suo debutto narrativo, ho chiesto a numerosi personaggi della Cultura anche internazionale di scrivere un saluto di incoraggiamento. Ho interpellato pure il prof. Pedullà, allora Presidente della RAI, ed anche Bruno Vespa, a quel tempo direttore del TG1. Immediatamente mi hanno risposto entrambi. Qui, trascrivo parte della pagina 85 del libro (da me edito nel giugno 1992) che contiene, oltre al romanzo SPIRAGLI, pure una mia piccola STORIA DELL’INTELLIGENZA. Ecco quanto si può lèggere al paragrafo seguente n. 2.
2 – IL SALUTO DI WALTER PEDULLA’
RAI – Radiotelevisione Italiana, Il Presidente. Roma, 27 aprile 1992 prot. P-524. Gentile signor Lanciano, apprezzo la sua iniziativa che associa ad un importante momento culturale, quale la pubblicazione di un’opera prima, una delicata questione umana. Le esprimo perciò la mia adesione all’iniziativa e rinnovo gli auguri alla signora Rosa Gallelli. Cordiali saluti, Walter Pedullà.
Pure perché non l’ho ancora fatto in queste nostre Lettere, mi sembra utile, a questo punto e in tale contesto, elencare i personaggi che hanno tenuto a battesimo il primo romanzo di Rosa Gallelli (nata nel 1950) a Badolato, la quale ha ottenuto pure la benedizione di Papa Giovanni Paolo II, il compiacimento e gli auguri dell’on. Guido Rhodìo (Presidente della Regione Calabria) e una apposita composizione per flauto del maestro Rosario Mirigliano (docente al Conservatorio Musicale di Firenze). Ed ecco, in ordine alfabetico, il nome dei 25 personaggi che hanno salutato il suo debutto letterario: Edgar Alandia Cagnipa (direttore di orchestra e compositore boliviano); May Berger (architetta e femminista svizzera); Mario Bianco (caporedattore del mensile italo-australiano “Nuovo Paese”); Tullia Carettoni (senatrice e presidente Unesco-Italia); sacerdote Adamo Castagnaro di Conflenti CZ (presidente Amici della Riconciliazione); sacerdote francescano padre Celestino Ciricillo (missionario in Chad – Africa centrale); Pietro Colagiovanni (direttore del settimanale Corriere del Molise di Campobasso); Teresa Crea (direttrice artistica del “Doppio Teatro” di Rundle Mall, Australia); Sabino d’Acunto (scrittore ed ex sindaco della ricostruzione post-bellica di Isernia); Ida di Benedetto (attrice di teatro, di TV e di cinema);
3 – CALABRIA LIBRI il nuovo mensile web di Santo Strati
Caro Tito, pure perché restiamo in tema socioculturale, voglio annunciare a te e ai nostri lettori (in particolare a coloro che scrivono libri e agli incalliti bibliofili, che spesso coincidono) la nascita del mensile web CALABRIA LIBRI, prodotto ed edito da Santo Strati, già fondatore e direttore del quotidiano e del domenicale CALABRIA.LIVE che viene inviato gratuitamente, a contributo o in abbonamento a decine e decine di migliaia di lettori in tutto il mondo (specialmente a calabresi ed oriundi) per un totale di quasi mezzo milione di lettori. Appena (ieri 27 dicembre) ho ricevuto (via whatsapp) il primo numero (Gennaio 2025) sul telefonino ho esultato ed ho sentito l’esigenza di telefonare immediatamente al Direttore Strati per esprimergli non soltanto la mia esultanza, il mio compiacimento e le mie entusiastiche congratulazioni, ma anche gli auguri che possa divenire presto un settimanale, magari con una veste diversa, più sintetica, più ricca e più dinamica, come impongono i tempi. Penso che i nostri lettori meritano di visionare, in allegato a questa Lettera il primo numero, che, oltretutto, ha ben 64 pagine, è assai interessante e riporta pure due articoli che ci interessano più da vicino: alle pagine 34-38 c’è l’articolo di Franco Caccia “Davoli, un mare di libri” e alle pagine 52-55 “Calabria, la prima Italia è nata qui” di Salvatore Mongiardo.
Parlando al telefono con Santo Strati per 6 minuti e 21 secondi dalle ore 16.19 di venerdì 27 dicembre 2024, ho auspicato che la Calabria possa avere finalmente una Mostra-Mercato (o fiera o festa) del “LIBRO CALABRESE e della Comunicazione Sociale” o come da lui preferito dire una Fiera del Libro senza limitazione geografica e tematica, di modo che sia un riferimento oltre la Calabria e il Sud. L’ideale sarebbe realizzare una << FIERA DEL LIBRO MEDITERRANEO ED OLTRE >>. Gli ho detto che in Agnone del Molise, dal 16 al 30 dicembre 1989 ho realizzato con vero gradimento la prima FESTA DEL LIBRO MOLISANO E DELLA COMUNICAZIONE SOCIALE, la quale ha poi avuto, in appuntamenti annuali, altre quindici edizioni a cura di quel Comune, con un successo sempre crescente, quasi divenendo fin dall’esordio una Mostra-Mercato nazionale del libro e delle nuove tecnologie di comunicazione sociale. Peccato che poi, andato in pensione il direttore della Biblioteca Comunale agnonese prof. Antonio Arduino, tale bella manifestazione non si è fatta più. Gli eventi belli e di successo hanno bisogno di un “apostolo” che li porti avanti con amore e passione. Nelle sue sedici edizioni complessive, la Festa del Libro Molisano ha fatto giungere ad Agnone del Molise gente e protagonisti anche dall’estero. Un appuntamento annuale davvero esaltante che potrebbe aiutare anche oggi Agnone ad essere designata “Capitale italiana del libro” in uno dei prossimi anni.
Nella prima edizione del 1989 siamo riusciti a vendere in quindici giorni, in questa cittadina di montagna, ben 35 dico 35 milioni di libri. La preferenza dei visitatori è andata ai libri di gastronomia locale e regionale e poi ai libri di storia e vicende sempre locali e regionali. Ma si sono vendute pure Enciclopedie come, ad esempio, la pregiatissima “Enciclopedia Einaudi”. Infatti, a tale edizione di esordio hanno partecipato cinque grandi editori italiani, tra cui le Paoline con la presenza addirittura della loro responsabile nazionale, e parecchi editori delle regioni vicine. Un vero successo anche turistico, culturale e commerciale con la carta-sconto nei negozi e nei servizi. Dal quel 1989 ho inviato il progetto di tale evento editoriale alla Regione, alle Province, alle Università, agli Editori e alle principali Città della Calabria. Nessun esito … tanto è che la Calabria non ha ancora una vera e propria annuale FESTA DEL LIBRO, che potrebbe avere una sede fissa oppure a rotazione nei numerosi Comprensori geografici. Giusto per la cronaca, ti dico che recentissimamente l’ultimo Sindaco che ho sollecitato a fare una simile manifestazione è stato quello di Caulonia (RC), prof. Francesco Cagliuso.
4 – SCIOPERO DEL PANETTONE CONTRO LE GUERRE
Caro Tito, come ricorderai, lunedì 25 luglio 2022 hai pubblicato << https://www.costajonicaweb.it/ferragosto-di-pace-2022-il-primo-ad-aderire-e-don-francesco-martino-parroco-di-villacanale-dagnone-e-belmonte-del-sannio/ >> … ovvero un appello a protestare contro tutte le guerre, in particolare quella in Ucraina innescata dalla Russia, rasandosi la testa (maschi e femmine). Il primo sono stato io a tagliar i capelli a zero (come quando eravamo bambini in estate). Questa mia proposta ha avuto l’attenzione di TeleMolise che ha fatto in servizio con intervista. Purtroppo ho avuto pochi ma bravi seguàci. Ma il numero è stato troppo esiguo per una adeguata manifestazione contro la guerra. Però il simbolo è rimasto. Pure perché numerosi giornali web, anche a livello nazionale hanno riportato tale curiosità o stravaganza. Ma le guerre non sono una stravaganza. Sono una tragedia devastante, con conseguenze e ripercussioni a lunghissimo termine. Oggi sarebbe distruttiva di buona parte del pianeta o di tutto!
Da quell’ormai lontano luglio 2022 le guerre sono aumentate in numero e gravità. Non soffre più soltanto tutto il popolo ucraino e quella parte di Russia che ha i soldati al fronte e i loro familiari. Adesso grandi focolai di guerra sono presenti soprattutto in Medio Oriente con i Palestinesi sempre più popolo martire. Come si fa a restare indifferenti non soltanto di fronte a tutte queste tragedie ma anche alla concreta probabilità che tale incendio possa espandersi fino alle nostre case????? … Così, ho cercato di dare la mia testimonianza pure adesso, lanciando l’appello ad effettuare uno SCIOPERO DEL PANETTONE intendendo l’invito ad astenersi dal mangiare e sprecare ciò che dà l’idea della Festa. Infatti come si fa a festeggiare con i morti in casa?… Perché sì sono da considerarsi “morti in casa” almeno quelli dei popoli vicini di Ucraina, Palestina e Israele, Libano e Siria … ed anche perché sono “morti in casa” perché la televisione non fa altro che mostrare immagini di morte e di morti, di distruzioni e di massacri continui e sempre più gravi. Sono tutti popoli-fratelli e quando si ha una grave sofferenza in famiglia non si può festeggiare. A chi giova tutto ciò?…
Come si fa, dico io, come si fa a far finta di niente e a festeggiare il Natale o qualunque altra occasione, proprio mentre in decine e decine di migliaia muoiono sotto le bombe, vengono feriti ed hanno le case distrutte con le conseguenze inimmaginabili di sofferenze, cui dovremmo dare conforto in tutti i modi possibile. Come si fa ad essere insensibili dinanzi alle ricorrenti stragi vittime civili (bambini, donne ed anziani)?… Per capire meglio, dovremmo immaginare noi al posto di questi popoli che perdono la vita, hanno la casa totalmente distrutta e vanno raminghi a trovare rifugio (per quanto precario) ovunque possibile. Come ci comporteremmo noi in tale tragica situazione?…. Vorremmo o no la solidarietà e l’aiuto di altri popoli?… Come potremmo sentirci noi se, in piena sofferenza e lutti, vediamo i cosiddetti popoli vicini ed amici festeggiare nell’indifferenza?… E questa l’Europa che vogliano, quella dell’egoismo e dell’indifferenza?… Come dice l’antico proverbio “bisogna mettersi sempre nei panni degli altri” per cominciare a capire. Quanto pensano, quanto e quale valore hanno oggi nella nostra società duemila anni di Cristianesimo, di Umanesimo, di Rinascimento, Illuminismo, ecc. ?…
5 – GRAZIE A CHI HA AMPLIFICATO L’APPELLO WEB
Caro Tito, siamo a fine anno e voglio ringraziare tutte le testate giornalistiche che hanno pubblicato, oltre te, le “Lettere a Tito” e gli articoli derivati in forma più concisa ed accessibile al grande pubblico. In particolare ci tengo a ringraziare specialmente i giornali web che hanno rilanciato o descritto LO SCIOPERO DEL PANETTONE, poiché mi sembra assai significativo che tale preoccupazione sia stata condivisa (o almeno diffusa) da persone sensibili cui va riconosciuto tale merito. Intanto ringrazio gli amici che hanno rilanciato << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-583-natale-doloroso-2024-e-sciopero-del-panettone/ >> di giovedì 26 dicembre 2024: Rita Barone della << www.lanuovacalabria.it >> (Catanzaro), Antonio Tassone dell’ << www.ecodellalocride.it >> (Siderno) e Franco Pòlito di << www.preserreedintorni.it >> (Squillace).
Per la Calabria, in ordine di pubblicazione, ringrazio i Direttori e le Redazioni delle seguenti testate che hanno pubblicato la nota-stampa delle ore 07.00 di venerdì 27 dicembre 2024 “Sciopero del panettone contro la corsa agli armamenti”: << www.calabriadirettanews.com >> (Stefania Belvedere e Francesco Mannarino) – << www.telemia.it >> (dir. Giuseppe Mazzaferro, redattrice Raffaella Silvestro – Roccella Jonica RC) – << www.soveratoweb.com >> (dir. Simone Musmeci di Soverato CZ) – << www.politicamentecorretto.com >> (dir. Salvatore Viglia di Roma) – << www.calabriareportage.it >> (editore e direttore Graziano Tomarchio di Taurianova RC).
Per il Molise, in ordine di pubblicazione, ringrazio << www.altomolise.net >> (resp. Maria Rosaria Carosella di Agnone IS) – << www.quotidianomolise.com>> (dir. Giulio Rocco, dir. ed. Mimmo di Iorio di Campobasso) – << www.molisenews24.it >> – << www.primonumero.it >> (dir. Monica Vignale – Termoli CB) – << https://ilnuovoabruzzoemolise.it >> (dir. Antonio Blasotta – Campobasso) – www.tltonline.it (dir. Gianluca Porfirio – Campobasso). Il più delle volte anche le mie notizie vengono estese ad altri “social” delle medesime testate (come Facebook, Instagram, ecc.) così da raggiungere più lettori possibile. E mi corre l’obbligo ringraziare pure quegli amici che molto gentilmente e sempre più spesso evidenziano questi miei articoli nei propri profili social. Inoltre, ringrazio quegli amici e semplici lettori che mi riscontrano, a volte fedelmente e puntualmente, quando ricevono le mie comunicazioni via whatsapp o via email. Non so chi ringraziare nominativamente per le mie notizie che vengono evidenziate dai cosiddetti “aggregatori” (cioè quei sistemi web che aggregano e rilanciano le notizie principali pubblicate dai giornali web, come “virgilio.it” ed altri); quasi sicuramente le stesse redazioni di partenza. Comunque GRAZIE di cuore a tutti. GRAZIE a tutti coloro che mi hanno pubblicato nel corso di tutto l’anno 2024, sperando che mi pubblicheranno ancora nel corso del 2025.
Un ringraziamento speciale va alla collega Monica Vignale (direttrice di << www.primonumero.it >> di Termoli, sulla costa adriatica, in provincia di Campobasso) la quale mi ha telefonato per sapere di più sullo “sciopero del panettone” e sulle attività della Università delle Generazioni (in frenetica attività dall’ottobre 1993). E’ raro che dalla redazione di un giornale web si cerchino approfondimenti ad una nota-stampa giunta via email, anche se si conosce il mittente e nonostante la notizia possa essere o apparire interessante. Ho apprezzato veramente assai tale gesto, sia giornalisticamente che umanamente. Così come ho apprezzato (al pari di altre volte) che il testo del comunicato venga arricchito e modificato con considerazioni proprie del redattore. Fondamentalmente, la non lavorazione personalizzata della notizia si spiega per il fatto che difficilmente un notiziario web perda tempo ad approfondire, sia perché i redattori sono “volontari” o “in apprendistato” e sia perché oberati di lavoro, in quanto insufficienti come numero per poter seguire tutto. Ho sentito il dovere di telefonare a Monica Vignale per congratularmi per il tempo dedicato alla notizia e per la professionalità che anima lei e tutta la redazione (come ho potuto constatare a proposito di altre mie note-stampa inviate). Un ringraziamento va pure alle redazioni del TGR RAI Molise e a Telemolise, le quali da decenni, ormai, mi dedicano attenzione e spazio nei loro Telegiornali.
6 – SALUTISSIMI E INVITO ALLA FRUGALITA’ PER SALVARE IL MONDO
Caro Tito, per poter meglio capire il dolore degli altri, dovremmo pensare come ci comporteremmo noi avendo la casa bombardata, avendo così perso tutto (passato presente e forse futuro), essendo costretti a sopravvivere (come ad esempio i Palestinesi) in tende provvisorie in pieno inverno, senza alcuna comodità e senza nemmeno l’essenziale, il minimo necessario; spesso vendo nel cuore l’immenso dolore di familiari, parenti ed amici morti. Ritengo che soffriremmo molto di più degli altri noi che alle comodità e al superfluo siamo ormai abituati. Perciò, dovremmo impegnarci un po’ di più per noi stessi e per gli altri a NON VOLERE NE’ ARMAMENTI NE’ GUERRE. Né per gli altri e né per noi. Dovremmo mobilitarci per costringere i nostri governanti a desistere dalla corsa agli armamenti (paradossalmente con i nostri stessi soldi) poiché più armi ci sono in giro e più probabilità di guerre e distruzioni ci sono. Alla base di tale etica della salvezza c’è la necessità di essere frugali per la nostra salute, per la salute del mondo e per evitare guerre da assalto alle risorse del pianeta.
Da decenni l’imminente Primo Gennaio è dedicato dalla Chiesa Cattolica alla Pace. Cerchiamo di riflettere bene sulle immani e assai tragiche conseguenze che può portale il proliferare delle armi NON SOLTANTO PER GLI ALTRI POPOLI (che subiscono perché generalmente poveri e indifesi) MA ANCHE PER NOI. Cerchiamo di adottare la FRUGALITA’ per non distruggere il mondo e noi stessi!… E’ questo il principale messaggio dell’iniziativa << SCIOPERO DEL PENETTONE >> che raccomando di adottare per indurre i governanti a trasformare l’economia di guerra in economia di pace e progresso per tutti, indistintamente tutti. Nel ringraziarti pure per questa pubblicazione, ci diamo appuntamento al prossimo anno 2025 con la “Lettera n. 585”. BUONA FINE E BUON PRINCIPIO D’ANNO E AUGURI PER UN 2025 CHE SIA ESSENZIALMENTE UN ANNO DECISIVO PER LA PACE DI TUTTI. Un fraterno abbraccio,
Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)