Caro Tito, è fatta!… Dopo quasi cinque mesi di intenso lavoro organizzativo (dal 6 febbraio 2023) e di forte impegno socio-economico personale, sono riuscito a portare a termine (direi pure abbastanza bene, visti i risultati) la prima “Festa del Nome Italia” e il conseguente “Premio Prima Italia 2023” a Davoli Marina (CZ), con il prezioso partenariato della Biblioteca Vincenziana (presidente Aldo Marcellino) e del Comune (sindaco Giuseppe Papaleo e assessore Salvatore Pittelli); e con il patrocinio gratuito della Presidenza della Regione Calabria.

Era un sogno che mi portavo fin dall’aprile 1982 (quando, nella Biblioteca Comunale di Agnone del Molise, allora diretta da Antonio Arduino, ho scoperto che il nome Italia era nato in Calabria 3500 anni fa) e che inutilmente finora (come Associazione culturale informale “Calabria Prima Italia”) avevo proposto a tutte le Istituzioni possibili ed immaginabili (comunali, provinciali, regionali, nazionali e persino europee). Il percorso di questa “Festa del Nome Italia” è, tra tanto altro, anche un interessante “test” sul grado di sensibilità e di consapevolezza che abbiamo tutti su un tema così determinante per la nostra identità locale, regionale e nazionale.

Infatti, nel 1983 ho condotto una indagine scritta in quaranta scuole superiori italiane (due per regione) per appurare come e quanto, docenti ed alunni, sapessero dove e quando fosse nato il nome Italia, cosa significasse. Soltanto il 2% degli alunni e il 5% dei docenti hanno risposto più o meno positivamente; il resto ignorava del tutto la questione. Fatto grave per un popolo e per la sua identità, specialmente per i temi e i problemi sociali connessi.

D’altra parte, io stesso (pur avendo frequentato scuole di ogni ordine e grado fino all’Università) non ne ero mai venuto a conoscenza fino a quell’aprile 1982 quando, spinto da antica curiosità personale, ho cominciato a fare le mie ricerche che, poi, nel 1983 mi hanno portato alla celebre abbazia di Montecassino (Frosinone) a consultare i testi originali (greci e latini) sulla nascita del nome Italia e su Re Italo il quale, per la tradizione storica, ha fondato l’Italia etica e politica ben 3500 anni proprio in Calabria, in particolare nell’Istmo di Catanzaro tra i golfi di Squillace e di Lamezia. Rileggi i principali storici antichi in questa pagina presente nel sito istituzionale del Comune di Catanzaro (che pur non è certo esaustiva poiché c’è tanto altro da evidenziare a riguardo) << https://www.comune.catanzaro.it/catanzaro-dove-nacque-il-nome-italia/ >>.

E fin da quell’aprile 1982 (cioè 41 anni fa), dopo aver fondato l’associazione culturale informale “Calabria Prima Italia”, non mi stanco di proporre che l’ente Regione Calabria si possa e si debba denominare ufficialmente CALABRIA PRIMA ITALIA. Altre regioni italiane hanno un doppio o triplo nome come l’Emilia-Romagna, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige per come tratto dalle loro caratteristiche costitutive e fondative più rilevanti. La Calabria è la terra dov’è nata l’Italia, come nome e come formazione sociale e politica del primo Stato, avente un suo Re, un suo territorio, le sue leggi e soprattutto la sua etica. Ritengo che la Calabria Prima Italia possa essere ritenuto uno dei primi Stati etici della Storia umana.

1 – CALABRIA PRIMA ITALIA

Come dicevo, nonostante tutti i miei appelli (espressi in ogni modo, verbalmente e direttamente o con lettere-raccomandate, persino con lettere-aperte pubblicate su vari giornali all’indirizzo dei sindaci fino alle massime autorità della Repubblica) non ho ottenuto alcuna attenzione su questo tema. E questo la dice lunga sulle nostre Istituzioni (cosiddette democratiche), sulla nostra società e su singoli cittadini, in particolare sulla Scuola (pubblica e privata) e sul tipo di identità regionale calabrese e nazionale italiana che c’è o che sentiamo. Ritengo che ci sia ancora proprio molto molto ma proprio molto da fare e da lavorare.

Stante così le cose, cinque mesi fa, lunedì 06 febbraio 2023 ho preso la situazione in mano e mi son messo a cercare altre persone che, come o più di me, si dedicano a questi studi. Prima di morire avrei voluto vedere realizzato il sogno di celebrare pubblicamente il Nome Italia e la Prima Italia e, soprattutto, affidare la necessità di denominare ufficialmente CALABRIA PRIMA ITALIA il nostro ente Regione. Allora, ho cercato di coinvolgere il più possibile la stampa regionale e nazionale; ed ho cercato di contattare buona parte delle persone conosciute in questi 41 anni. Così, a Davoli Marina (CZ) abbiamo fatto la prima FESTA DEL NOME ITALIA e, con il Premio Prima Italia 2023, lo scorso 21 giugno (solstizio d’estate) ho voluto premiare quanti (istituzioni, enti, aziende, associazioni, personaggi) mi hanno aiutato in tale percorso di maggiore e migliore conoscenza del tema e nella sua diffusione sociale. Certo, ci sarebbero state tante altre persone da premiare e da evidenziare, ma non l’ho fatto per due semplici motivi: non le conoscevo direttamente e già ero arrivato a ben 84 premiati … un numero esorbitante per un solo evento poiché mi hanno impegnato per oltre 2 ore nella presentazione di ognuno, nella distribuzione delle pergamene, della bottiglia di vino “Re Italo” e di una rosa per le donne!

2 – L’INDEGNA ESPERIENZA DI LAMEZIA TERME 2022

In verità, lo scorso anno, avevo tentato di realizzare una “Festa Internazionale del Nome Italia” per il 18 giugno 2022 a Lamezia Terme (CZ), aiutato dal prof. Vincenzo Villella (docente, storico e giornalista, direttore della rivista quadrimestrale “Lamezia Storica” e del sito << www.lameziastorica.it >> ). Però tre settimane prima dell’evento l’Amministrazione Comunale di Lamezia Terme (per diatribe all’interno della Giunta) non ha più appoggiato la manifestazione che era già pronta e fortemente pubblicizzata (avevo avuto persino l’adesione di alte Istituzioni e la partecipazione di una rappresentanza delle Forze Armate).

Rileggi << https://www.costajonicaweb.it/lamezia-terme-cz-sabato-18-giugno-2022-la-prima-festa-internazionale-del-nome-italia/ >>  e << http://www.lametino.it/Ultimora/lamezia-lanciano-comune-rinuncia-alla-prima-festa-del-nome-italia-si-terra-a-squillace-e-non-citta.html >> ma anche << https://www.lameziaterme.it/prima-festa-nome-italia-pd-lamezia-persa-grande-opportunita/ >>. Peccato, poiché, assieme al golfo di Squillace, quello di Lamezia è uno dei due golfi del territorio dell’Istmo dove è nata la Prima Italia, come asseriscono gli storici più antichi (specialmente Aristotele nella sua Politica).

3 – L’EVENTO DI DAVOLI MARINA 2023

Come dicevo, ho quindi deciso di prendere in mano la situazione, cercando un’altra sede (possibilmente nell’area dell’Istmo di Catanzaro). Dopo vari tentativi (Squillace, Catanzaro, Cortale, ecc.) lunedì 06 febbraio 2023 ho trovato nella Biblioteca Pubblica Vincenziana di Davoli (e, in particolare, nella sensibilità del suo direttore e animatore prof. Aldo Marcellino) la sede dove celebrare la prima “Festa del Nome Italia”. Abbiamo scelto di realizzarla nel tardo pomeriggio di mercoledì 21 giugno 2023, nel solstizio d’estate, giornata che, avendo la più grande e completa luminosità solare, avrebbe potuto significare pure il massimo splendore della civiltà derivata dalla Prima Italia. La giornata più lunga dell’anno per simboleggiare la civiltà più lunga di Calabria e d’Italia! Pure i simboli hanno il loro significato.

Purtroppo, il presidente-direttore Aldo Marcellino ha avuto seri problemi di salute per lungo tempo e non mi ha potuto essere utile come era suo grande e sincero desiderio. Da Agnone del Molise ho quindi tenuto i contatti con un suo stretto collaboratore, Palmiro Lo Giacco, il quale ha realizzato la bella grafica della locandina-manifesto che è piaciuta proprio a tutti e che ho provveduto a fare stampare in 12 gigantografie (cm 140 x 100) dalla Tipografia di Antonio e Anna Litterio di Agnone (la quale mi ha aiutato molto pure per la realizzazione delle 84 pergamene e per ogni altra esigenza a riguardo). Con tali molto visibili manifesti ho tappezzato l’interno e l’esterno del salone dove si è tenuta la cerimonia del 21 giugno 2023 pomeriggio al Centro Polifunzionale della Cultura a Davoli Marina in Via Pitagora (coincidenza?). Sono assai contento, pure perché tale manifesto ha fatto da sfondo documentale e scenografico alla maggior parte dei momenti dell’evento, specialmente durante le premiazioni.

Coadiuvato dall’artista Vanni Borraro, abbiamo provveduto a distribuire a chi entrava in quell’ampio salone un “Attestato di Presenza” avente sul retro l’elenco delle frasi con cui gli antichi storici hanno documentato la nascita del nome Italia nell’Istmo calabrese. Ho preso, ribadisco, tale elenco dal sito ufficiale << https://www.comune.catanzaro.it/catanzaro-dove-nacque-il-nome-italia/ >>. Un altro utilissimo aiuto ho avuto da mio nipote Nicolino Lanciano, il quale ha assicurato per ogni premiato la distribuzione di una bottiglia di vino “Re Italo” mentre io affidavo la pergamena. Ringrazio di vero cuore Vanni e Nicolino per la gentilissima disponibilità assicurata.

Nello spazio destro della sala si sono posizionati, su appositi tavoli preesistenti, i piccoli stand di tre aziende inerenti alla Prima Italia: Qual’Italy di Enzo Serra di Cosenza (il quale ha messo in mostra l’Amaro Re Italo), L’Azienda vinicola “Acronéo” di Francesco Gabriele Bàfaro di Acri (CS) e l’Azienda agricola Libero Gatti di Copanello di Stalettì (CZ). Inoltre, per mio interessamento, era in funzione un posto di piccolo ristoro (soltanto bibite fresche, pure per combattere caldo e sete) curato dal catering RICOS di Lorenzo Staglianò di Chiaravalle Centrale (CZ).

4 – FESTA DEL NOME ITALIA 2023 – LA CRONACA

Così, nel Centro Polifunzionale della Cultura (messo gentilmente a disposizione dal Comune di Davoli) si è svolta finalmente la prima FESTA DEL NOME ITALIA 2023 con la partecipazione di circa 120 persone provenienti anche da fuori regione. Settimane prima avevo provveduto alla pubblicazione (su numerosi media web regionali e quotidiani cartacei) di vari articoli di presentazione dell’evento sotto diversa luce e argomentazione. Ho avvisato le emittenti TV regionali affinché intervenissero per mostrare ai calabresi una manifestazione che li riguardava molto da vicino. Erano presenti: Rai Calabria, Tele Jonio, Soverato Uno TV mentre TELEMIA di Roccella Jonica ha effettuato la diretta televisiva (pure streaming e facebook) dalle ore 17.54 per la durata di 2 ore e 12 minuti. La registrazione è ancora possibile seguìre ai seguenti link << https://www.facebook.com/Telemialatv/videos/premio-prima-italia/266531419363794/ >> e << https://www.youtube.com/watch?v=ewcFGBQp52U >>. Un documento che invito tutti a diffondere il più possibile, continuando così l’opera di divulgazione e sensibilizzazione sulla CALABRIA PRIMA ITALIA.

Ed ecco come si è svolta la manifestazione, aperta dall’insegnante Vittoria Corasanìti alle ore 17.54 in rappresentanza della Biblioteca Pubblica Vincenziana di Davoli la quale ha annunciato il gruppo del Nuovo Folk “I Figli di Calabria” di Soverato impegnati a cantare “Calabria” una canzone d’amore verso la nostra Terra scritta oltre 40 anni fa dal compianto poeta Vito Maida, mio fraterno amico. Ha preso poi la parola il prof. Aldo Marcellino, presidente dei Vincenziani e della loro Biblioteca, principale partner di questa “Festa del Nome Italia” e del conseguente “Premio Prima Italia” 2023. L’assessore Salvatore Pittelli ha poi portato i saluti dell’Amministrazione Comunale di Davoli. Entrambi hanno ricevuto il rispettivo Premio o Attestato e la prevista bottiglia dell’ottimo vino “Re Italo” (per essere nel tema della “Festa del Nome Italia” e del “Premio Prima Italia”) prodotta dalla “Cantina dei Sirìti” di Nuova Siri (Matera) al confine della Calabria, ma pure questa terra facente parte del popolo degli Enotri. Recentemente a Trebisacce, in provincia di Cosenza (44 km chilometri da Nuova Siri), è stato scoperto archeologicamente un villaggio enotro di particolare importanza per la conoscenza di questo popolo da cui poi è nato Italo e da lui l’Italia.

Ho dato poi conto delle pergamene fatte pervenire per Raccomandata 1 Veloce di Poste Italiane alla scala delle Istituzioni, per ossequio e cortesia (con invito ad intervenire e richiesta di patrocinio): Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Presidente del Senato Ignazio La Russa, Presidente della Camera Lorenzo Fontana, Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, Presidente Regione Calabria Roberto Occhiuto, Presidente del Consiglio Regione Calabria Filippo Mancuso, Presidente della Provincia di Catanzaro Mario Amedeo Mormile, Sindaco di Davoli Giuseppe Papaleo.

Ho evidenziato il fatto che di tutte queste Autorità ho ricevuto riscontro soltanto dalle rispettive Segreterie particolari del Presidente del Consiglio Meloni, del Presidente del Senato La Russa, del Presidente della Camera Fontana, direttamente dal Sindaco di Davoli Giuseppe Papalèo e dall’assessore Salvatore Pittelli con il quale ho tenuto i contatti operativi ed organizzativi. Per il resto silenzio assordante delle altre Istituzioni. Questi i primi 14 minuti della manifestazione del 21 giugno scorso.

Dopo questi necessari interventi preliminari di saluto, ho cominciato immediatamente a chiamare i premiati per consegnare Loro, ad uno ad uno, il Premio Prima Italia 2023 consistente in una pergamena personalizzata (con nome e motivazione) e, come accennato, in una bottiglia di ottimo vino “Re Italo”; alle donne l’omaggio di una bella e morbida rosa rosso-porpora.

5– I PREMIATI PRESENTI

Le sezioni di Premio sono state sei: Partner, Istituzioni, Enti Locali, Aziende, Associazioni, Persone. Ed ecco l’elenco dei Premiati che hanno ritirato pergamena, vino e rosa (personalmente o per interposta persona). La premiazione avrebbe dovuto svolgersi a chiamata in ordine alfabetico, ma per esigenze individuali ci sono state delle anticipazioni. Comunque, questa è stata la sequenza:

1 – Marziale BATTAGLIA (ex Presidente dell’Unione dei Comuni del Basso Jonio, territorio cui appartiene Davoli e la mia Badolato; attuale presidente del GAL Serre calabresi).

2- Salvatore MONGIARDO (come Direttore scientifico del Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia di Squillace).

3 – Rosa URSO (giornalista televisiva di Soverato).

4 – Genny PASQUINO (giornalista, fondatrice della Biblioteca dei piccoli in Guardavalle Marina).

5- Lorenzo VISCIDO (filologo – New York – USA – Ritira la dama Nadia Montirosso).

6 – COMUNE DI SQUILLACE (ritira Franco Caccia, Assessore al turismo e alla programmazione).

7 – RAI CALABRIA di Cosenza (ritira il Direttore Massimo Fedele).

8 – SOVERATO UNO TV di San Sostene (ritira l’editore Giulia Greco).

9 – TELEJONIO di Chiaravalle Centrale (ritira il giornalista Salvatore Còndito).

10 – TELEMIA (ritira l’operatore della ripresa diretta Maurizio Nardi).

11- Azienda vinicola ACRONEO di Acri (ritira il titolare Francesco Gabriele Bàfaro). 1

2 – Azienda liquori QUAL’ITALY di Cosenza (ritira il titolare Vincenzo Serra).

13 – CALABRIANDO associazione sportiva dilettanti di Catanzaro (ritirano Felice Izzi e altri soci).

A costoro ho raccomandato di realizzare nell’istmo della Prima Italia la << ITALIA MARATHON >> (di km 42,195) un anno da Lamezia Terme a Squillace e un anno da Squillace a Lamezia Terme con percorsi classici o diversi, magari attraversando tutti i paesi di volta in volta. E’ questa una delle mie prime proposte alle Istituzioni italiane, in particolare alla Regione Calabria, alla Provincia e alla Città di Catanzaro.

14 – Gruppo folk I FIGLI DI CALABRIA (Vito Maida alla memoria, Pietro Matacera, Giacomo Matacera, Giovanni Matacera, Pietro Cilurzo, Angelo Laganà e Gaetano Drosi).

15 – ITALIA NOSTRA Sezione “Paolo Orsi” Soverato-Guardavalle (riceve la presidente Angela Maida).

16 – LA NUOVA SCUOLA PITAGORICA di Crotone (riceve lo scolarca Salvatore Mongiardo).

17 – Enrico ARMOGIDA (glottologo, Sant’Andrea Apostolo dello Jonio CZ).

18 – Giovanni BALLETTA (storiografo, Catanzaro).

19 – Rita BARONE (segretaria di redazione www.lanuovacalabria.it, Catanzaro).

20 – Pietro BORRARO alla memoria (Direttore Biblioteca Provinciale di Salerno, ritira il figlio Vanni).

21 – Giuseppe CAMPISI (ideatore del premio “Re Italo – Terre degli Enotri” di Lamezia Terme).

22 – Mons. Adamo CASTAGNARO (ideatore del Premio della Riconciliazione 1986-1998, parroco di Conflenti).

23 – Generale GdF Emilio ERRIGO (Commissario Arpacal, docente universitario e giornalista, Civitavecchia RM).

24 – Libero GATTI alla memoria (naturalista di Copanello, ritira il figlio Giovanni).

25 – Alberto GIOFFRE’ (architetto, presidente Club Unesco “Re Italo” – Reggio Calabria).

26 – Franco LAGANA’ (giornalista di Badolato).

27 – Giacomo Matacera (di Soverato, ex assessore della Provincia di Catanzaro).

28 – Salvatore MONGIARDO (scrittore e teorico della Prima Italia, Soverato).

29 – Rosalba PETRILLI (Biologia antropologica, Arena VV).

30 – Franco POLITO (fondatore e direttore www.preserreedintorni.it, Squillace).

31 – Pantaleone PROCOPIO (medico ed ex sindaco di Montauro CZ).

32 – Alberico SALERNO (fondatore www.terredireitalo.it, Mongrassano CS).

33- Giovanni SIRIANNI (docente e scrittore, Catanzaro).

34 – Raffaele SPADA (docente, giornalista e scrittore, Lamezia Terme).

35 – Antonio TASSONE (direttore www.ecodellalocride.it, Siderno RC).

36 – Domenico TUCCI (medico umanista e ricercatore della Prima Italia, Petrizzi CZ). 37 – Vincenzo SERRA (creatore di Qual’Italy e Amaro Re Italo, Cosenza).

Verso la fine della manifestazione, per dovere di cronaca c’è da annotare l’appassionato intervento del preside Giancarlo Caroleo di Catanzaro e quello di Giovanni Gatti. La prima FESTA DEL NOME ITALIA (con le conseguenti premiazioni), iniziata alle 17.54 si è quindi conclusa alle ore 20.06 (dopo 2 ore e 12 minuti).

6 – GLI ASSENTI

Per un motivo o per un altro non hanno partecipato alla prima FESTA DEL NOME ITALIA e non hanno ritirato il Premio:

1- la Biblioteca Calabrese di Soriano Calabro (VV).

2 – Comune di Catanzaro. 3- Comune di Lamezia Terme.

3 – Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza.

4 – Cantina dei Sirìti di Nuova Siri (MT).

5 – Amici della Calabria di Isernia.

6 – Stefania BELVEDERE (www.calabriadirettanews.com di Cosenza).

7 –  Felice CAMPORA (docente e scrittore, Amantea CS).

8 – Raffaele CARDAMONE (giornalista e scrittore, Soveria Mannelli CZ).

9 – Rosaria CERVADORO (docente e traduttrice, Roma). 10 – Lamberto COLLA (direttore www.gazzettadellemilia.it di Parma).

11 – Caterina CRISTOFARO (ragioniera, Guidonia di Roma).

12- Giuseppe DI PIETRO (direttore di www.suntimemagazine.com, Roma).

13 – Oreste KESSEL PACE (scrittore ed editore, Palmi RC).

14 – Simone MUSMECI (direttore www.soveratoweb.com).

15 – Antonio PIPERATA (direttore www.soveratounotv.com, Bologna).

16 – Andrea Satriani (blog Amici della Calabria, Legnano MI).

17 – Santo STRATI (direttore Calabria.Live, Roma),

18 – Vincenzo VILLELLA (storico, direttore di “Lamezia Storica”).

19 – Armin WOLF (storico e docente, Germania).

Il “file” pergamena è stato poi inviato via email ad ognuno di Loro per la stampa con la carta e con le dimensioni desiderate.

7 – HANNO RIFIUTATO IL PREMIO

Per un motivo o per un altro, hanno rifiutato il Premio Prima Italia 2023: lo scrittore ed editore Massimo Tigani Sava di Pentone (CZ), l’editore Giuseppe Meligrana di Tropea (VV), l’associazione culturale LA RADICE di Badolato (CZ), l’operatore turistico-culturale Guerino Nisticò di Badolato e l‘imprenditore Roberto Bressi di Santiago del Cile.

8 – IL CASO CATANZARO E L’INCOMPRENSIBILE ASSENZA DI G. IEMMA

Caro Tito, un capitolo a sé deve essere riservato al Comune di Catanzaro. Fin dal 1982 non ho fatto altro che scrivere ai vari sindaci e assessori che si sono avvicendati fino ad oggi, per sollecitarli a prendersi pieno carico (come città capitale della Calabria e come città che dà nome all’Istmo) della valorizzazione del fatto che il nome Italia sia nato (3500 anni fa) proprio nel suo territorio provinciale, tra i golfi di Squillace e di Lamezia. Ovviamente, come già ricordato, ho scritto e sollecitato dal 1982 tutte le Autorità locali, provinciali, regionali, nazionali e persino europee. Ma il Comune di Catanzaro resta pur sempre il più strategico e determinante per la valorizzazione della nascita della Prima Italia in questo territorio, in quanto dovrebbe essere il più coinvolto ed interessato, assieme all’omonima Amministrazione provinciale.

Che io sappia, fino a questo momento, nonostante tutti i miei ripetuti e pressanti appelli, il Comune di Catanzaro si è limitato a realizzare (probabilmente nel 2011, nella ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia) una pagina web per elencare i principali storici antichi che hanno evidenziato nei loro scritti che il nome Italia sia nato nell’Istmo (vedi ancora il sito istituzionale: https://www.comune.catanzaro.it/catanzaro-dove-nacque-il-nome-italia/). Inoltre (probabilmente su mio input) tempo fa, mi sembra che l’assessore al turismo Roberto Talarico, cui avevo scritto e con il quale ero in contatto telefonico, sia stato colui il quale ha realizzato il grande cartello m. 6 x 3 sulla Strada dei Due Mari, all’ingresso di Catanzaro città, davanti alla galleria del Sansinato con la scritta “Catanzaro qui nacque il nome Italia” … poi rimosso dall’ANAS, non si capisce bene il perché e non più rimesso: ripicche politiche o campanilismi? Autolesionismo sicuramente!

Nella Biblioteca Comunale di Catanzaro, lo scorso 03 marzo 2023 si è svolto un convegno intitolato << https://www.comune.catanzaro.it/il-3-marzo-alla-biblioteca-de-nobili-convegno-catanzaro-e-il-suo-istmo-tra-mito-e-storia/ >>. Dalle interviste ascoltate non è emerso il fatto che il nome Italia sia nato nell’Istmo e che sia un elemento importante di promozione e marketing (<< https://calabria7.it/listmo-di-catanzaro-e-i-suoi-punti-di-forza-iemma-bisogna-valorizzare-le-nostre-risorse-video/ >>). A proposito di tale incontro, lo stesso 03 marzo ho scritto al Sindaco di Catanzaro Fiorita una lettera aperta (pubblicata da vari siti web) che non ha avuto alcun riscontro ( leggi ad esempio: << https://www.ilreventino.it/unire-le-forze-per-il-marketing-culturale-economico-sulla-calabria-prima-italia/ >>).

Affinché il Sindaco di Catanzaro potesse partecipare alla prima Festa del Nome Italia del 21 giugno 2023 a Davoli, Gli ho inviato nel mese di maggio una Raccomandata AR con l’invito ufficiale e la fotocopia della pergamena destinata al suo Comune. Venerdì 16 giugno 2023 alle ore 11.28 (proprio mentre ero in auto sulla statale 106 jonica all’altezza di Metaponto, in viaggio dal Molise verso Davoli) la segreteria del Sindaco di Catanzaro (tel. 0961-881391) mi ha parlato (per 6 minuti e 36 secondi) per dirmi che sarebbero stati presenti la Vice Sindaco, dottoressa Giuseppina IEMMA, e la persona che mi stava telefonando. Per meglio conoscere lo svolgimento della Festa del Nome Italia, mi si chiedeva il programma; cosa che ho fatto prontamente con tutta la documentazione aggiuntiva (locandina, elenco premiati, attestato, ecc.).

Fatto sta che quel pomeriggio di mercoledì 21 giugno 2023 al Centro Polifunzionale della Cultura di Davoli, dove si svolgeva la manifestazione, la dottoressa Iemma e il funzionario della sua segreteria (che mi ha contattato e promesso presenza) non si sono visti. Né abbiamo avuto l’onore di una telefonata preventiva o di scuse. Silenzio assordante e ingiustificato. Ognuno scrive la sua pagina di Storia sociale e personale.

9 – CALABRIA E POLITICA … TERRA DI LATITANTI SOCIALI ?

Dall’aprile 1982, i questi 41 anni di ripetuti ed insistenti solleciti a tutte le Autorità comunali, provinciali, regionali e nazionali (e, ripeto, persino europee) non ho ricavato che poco o niente … tanto che, alla fine, prima di morire, mi sono deciso a prendere in mano la situazione e a fare da me (a mie totali spese!) quella FESTA DEL NOME ITALIA e quel PREMIO PRIMA ITALIA che ho realizzato a Davoli lo scorso 21 giugno 2023 con il patrocinio gratuito dei Vincenziani, del Comune, assieme ai numerosi Premiati e al gentile, attento e paziente pubblico intervenuto che ringrazio davvero tanto e di cuore. Spero che tale evento sia una Festa-Prototipo per chi verrà dopo di me ed abbia volontà e lungimiranza di realizzare qualcosa di veramente buono, etico ed utile per il popolo calabrese. Infatti, ritengo che questa sia l’ultima mia iniziativa sociale, resa pubblica e onerosa come tutte quelle (numerosissime) finora svolte fin dall’età di 17 anni con le Olimpiadi Badolatesi dell’estate 1967.

Oltre che da altri gravi fatti accaduti (alcuni tristemente ricaduti sulla mia pelle), pure da tutta questa lunga esperienza realizzazioni, di proposte e solleciti mai riscontrati, mi resta l’amarezza, il dubbio (anzi il sospetto) che la Calabria e la politica siano generalmente territori di latitanza sociale specialmente riguardo la Cultura, il Lavoro e la Sanità. Tale sospetto mi conferma la convinzione (ampiamente documentata) che la Calabria ed il Sud si stiano “suicidando” (come ho già evidenziato nella conclusione della mia tesi di laurea nel 1977 “Evoluzioni delle caratteristiche socio-economiche di Badolato nel dopoguerra”).

Eppure l’amministrazione e la gestione del ricchissimo patrimonio pubblico calabrese (fatto anche di Storia, Identità e quant’altro nei beni socio-culturali) dovrebbe esigere maggiore attenzione da parte di chi lotta per andare al Potere regionale e locale. Finora, bisogna pur dirlo a scanso di equivoci, gli amministratori di questo territorio e del popolo calabrese non si sono dimostrati, in conclusione, all’altezza del loro compito. Assenza o non volontà, sudditanza al Nord (dal 1860) o altri nascosti motivi … fatto sta che la Calabria appare o è sottomessa con tutte le conseguenze individuali, sociali e storiche ben note a tutti. Ci sarà mai una vera rinascita?… Temo di NO se gli stessi calabresi non si mobilitano e decidano di prendere nelle loro mani il proprio destino (come ho preso io in mano una “Festa del Nome Italia” e un “Premio Prima Italia” che non si sarebbero mai realizzati se non avessi dato fondo alle mie risorse personali, economiche e di volontà). Nonostante tanto mio impegno ho avuto chi ha remato contro, mentre avrebbe dovuto aiutarmi!

10 – TUTTO A MIE SPESE

Caro Tito, dicevo poco fa che in pratica la manifestazione del 21 giugno 2023 si è potuta fare soprattutto perché al 99% è dovuta alla mia tenacia, al mio lavoro organizzativo e, in particolare, alle spese personali affrontate. Senza contare le ore, i giorni e i mesi di alacre lavoro dal 06 febbraio 2023 impegnato nei contatti interpersonali e nell’organizzazione generale, fino ad oggi la spesa da me già affrontata può essere calcolata almeno attorno ai seimila euro, tutti di tasca mia. Dico “finora” poiché mi aspetto una ulteriore spesa che potrebbe essere affrontata per qualche multa dovuta ai troppi “autovelox” (così tanti numerosi e capziosi in Calabria, terra da cui mancavo da parecchi anni). Gli autovelox possono essere e sono il simbolo del rallentamento della Calabria e del suo insistente e auto-afflitto isolamento! Leggi, in particolare: << https://ricorsi.net/approfondimenti/focus/autovelox-ss-106/ >> e specialmente questo << https://www.quotidianodelsud.it/calabria/catanzaro/cronache/2020/05/09/autovelox-selvaggio-e-raffiche-di-multe-nel-catanzarese-esplode-la-protesta-sulla-statale-106 >>.

Voglio esprimere un mio parere riguardo gli autovelox eccesivi e i troppi restrittivi limiti di velocità che esistono in tante strade principali della Calabria, specialmente sulla statale jonica 106 (che in pratica si dovrebbe percorrere tutta o quasi a 50 km orari, persino fuori dai centri abitati). La sensazione che ho avuto io che provengo dal Molise (sia via Autostrada adriatica e Statale jonica che da Autostrada 2 del Mediterraneo) è che così si tende a scoraggiare turisti e viaggiatori a venire in Calabria, isolando ulteriormente tale regione. Ad esempio, personalmente evito nel modo più assoluto di fare il tratto Sibari – Catanzaro Lido per i troppi capziosi autovelox (forse i Comuni vogliono fare cassa?!), per i troppi e stringenti limiti di velocità a 50 km/h (persino nei tratti extra-urbani) e per le multe inflittimi pure di notte in aperta campagna. Mi sembra assai esagerato. Non conviene assolutamente venire in Calabria. Evito di farlo io che amo tanto questa mia Terra, figuriamoci chi non è calabrese!… Le Istituzioni, specialmente quelle locali, riflettano pure su quest’isolamento imposto o auto-afflitto!…

11 – PRINCIPALI RISULTATI DEL 21 GIUGNO 2023

Nonostante tutto (tanta fatica e contrarietà, afflizioni e amarezze sofferte) devo dirti che sono assai felice, poiché ho coronato caparbiamente un sogno che mi portavo in animo dall’aprile 1982. Adesso la mia vita può concludersi in modo più tranquillo. Ho assolto al mio dovere di uomo, di intellettuale, di calabrese e di italiano. Spero che tale seme di CALABRIA PRIMA ITALIA (dalla Festa del Nome Italia al Premio Prima Italia e a tutte le innumerevoli proposte sciorinate alle Istituzioni e alla società civile in 41 lunghi anni) possa attecchire in qualche modo. Comunque sia, qualche piccolo risultato è già stato ottenuto. Prima di tutto il fatto che sia riuscito ad aggregare non soltanto i tanti Premiati ma anche altre persone attorno all’idea del nome Italia nato in Calabria e all’idea della necessaria promozione socio-culturale ed economica in numerosi settori socio-economici e culturali.

Personalmente, sono stato assai lieto di salutare familiari, parenti ed amici che non vedevo da molti anni. Lieto poi di avere messo a confronto persone, associazioni, esperienze e situazioni che potrebbero “fare rete” (come si dice adesso e come ha augurato il prof. Aldo Marcellino della Biblioteca Vincenziana nel suo intervento inaugurale) e, quindi, produrre tanti benefici locali, regionali, nazionali e persino oltre (specialmente con e per gli italiani all’estero). Da quel pomeriggio del 21 giugno 2023 sono sicuro che tantissime persone hanno scoperto (in particolare tramite la diretta di TeleMia e l’insistenza di altri mezzi di comunicazione sociale) l’importanza del nome Italia nato in Calabria 3500 anni fa. Speriamo vogliano tutti fare un utile “passa-parola” e un approfondimento di tale enorme e originale risorsa sociale!

E, a proposito di fare rete, speriamo che la Biblioteca Vincenziana possa divenire il principale centro di convergenze a riguardo, pure attraverso il proprio sito internet assai polivalente (www.vincenzianidavoli.it), cercando pure di fare un utile “coordinamento”. Sono lieto che ci sono già stati numerosi utili contatti e scambi tra Premiati (che non si conoscevano) e mi risulta che alcuni di Loro hanno avanzato proposte per migliorare ed arricchire l’offerta della Prima Italia. So che sono nate nuove amicizie culturali e personali. Ho notato parecchio entusiasmo attorno alle tematiche, al valore e ai significati evidenziati durante questa FESTA DEL NOME ITALIA e il conseguente PREMIO PRIMA ITALIA 2023.

Intanto, un altro buon risultato potrebbe essere quello dello SCAFFALE DELLA PRIMA ITALIA già operativo (su mia proposta) dai primi di giugno 2023 all’interno della stessa Biblioteca Pubblica Vincenziana (sita in Viale Kennedy 61-A Davoli Marina 88060, sotto-ferrovia, tel. 393-9161418 con email vicenzianidavoli@libero.it). Con l’evento dello scorso 21 giugno ha avuto incoraggianti e qualificate donazioni librarie e documentarie, cui personalmente continuerò a collaborare il più possibile, nonostante il mio annunciato disimpegno nelle attività psico-fisiche troppo onerose per motivi di salute.

Inoltre, il prof. Vincenzo Villella (fondatore e direttore della bella e importante rivista cartacea “Lamezia Storica” edita da Grafiché di Antonio Perri) mi ha comunicato che evidenzierà uno spazio intitolato proprio “Calabria Prima Italia”… pure sperando che il nostro ente regione possa denominarsi ufficialmente proprio << CALABRIA PRIMA ITALIA >>. Infine, ho notato che in tanti c’è la voglia di continuare e di impegnarsi nel sostenere questo orgoglio calabrese.

12 – IL FUTURO DI “CALABRIA PRIMA ITALIA” MIO TESTAMENTO SOCIALE

Caro Tito, come ormai sai bene (dal momento che l’ho scritto e detto infinite volte), ho fiducia che, prima o poi, l’ente Regione prenderà il nome di << CALABRIA PRIMA ITALIA >> quando la maggior parte del popolo calabrese e in particolare la sua classe dirigente e specialmente gli eletti al Consiglio Regionale avranno modo di prendere piena coscienza del valore della propria storia, soprattutto della PRIMA ITALIA … quel periodo che va dal 1500 al 202 avanti Cristo e che è fondativo dell’etica universale e della migliore civiltà che abbia avuto non soltanto la Calabria e l’Italia ma l’intera Umanità!!! …

Mi preme evidenziare ancora una volta l’esigenza di realizzare almeno una statua di Re Italo, fondatore dell’Italia, da porre davanti alla Cittadella Regionale di Germaneto di Catanzaro ( proposta di lunedì 14 marzo 2022 – https://www.corrieredilamezia.it/attualita/2022_03_14/una-statua-di-re-italo-per-la-cittadella-lidea-lanciata-da-domenico-lanciano_16255/).  Un’altra statua di Re Italo andrebbe posizionata davanti al Palazzo del Consiglio Regionale di Reggio Calabria. In entrambi i luoghi si decidono (in gran parte) le sorti del popolo calabrese (quando non a Roma, Milano o Bruxelles). Sarebbe pure utile che altre statue di Re Italo fossero collocate in luoghi simbolici e strategici per ricordare l’impegno di civiltà che abbiamo: l’aeroporto di Lamezia Terme e quello di Reggio Calabria, le piazze delle maggiori città, sperando che la statua di Re Italo possa sostituire quelle di Garibaldi e dei Savoia. Così pure nella toponomastica. Tra le mille e una proposta fatta c’è pure quella di inserire il bue primigenio sullo stemma della Regione Calabria << https://www.lanuovacalabria.it/la-proposta-di-domenico-lanciano-evidenziare-il-vitulus-della-prima-italia-nello-stemma-ufficiale-della-regione-calabria >> (15 dicembre 2022). Ci sarebbe così tanto da fare che non basterebbero dieci generazioni per valorizzare per intero quanto andrebbe ottimizzato nella e della Calabria Prima Italia. Questo è il mio testamento etico e sociale.

13 – UN CONVEGNO SCIENTIFICO PER CHIARIRE E DEFINIRE

Caro Tito, dal 04 ottobre 2012, in questa mia corrispondenza (oggi giunta alla Lettera n. 472), ho spesso evidenziato il tema di “Calabria Prima Italia” e di come questo nostro primato regionale venga insidiato in altre regioni, in modo ingiusto, improprio e persino falso, strumentale ed offensivo. Da sempre a coloro che negano che il nome Italia e l’Italia politica siano nati in Calabria propongo da sempre (sia personalmente che con articoli di stampa) di organizzare insieme un convegno o addirittura una settimana di studi (con docenti universitari e studiosi della materia) proprio per chiarire e definire finalmente tale tematica a livelli storico-scientifici. Speriamo di riuscirci prima o poi. Se non ci riusciremo noi, l’auspicio e che ci riescano i nostri eredi culturali e vocazionali.

Un’altra amarezza che mi intristisce e mi fa soffrire molto è dovuta al pregiudizio o alla disinformazione di taluni che pensano che interessarsi del nome Italia, fare la Festa del nome Italia e cose simili siano politicamente di “destra” o addirittura di sentimenti fascisti e persino razzisti. L’identità di un popolo non ha ideologie ma soltanto radici storiche, le quali non hanno colore politico o tendenze di qualsivoglia settorialità o partigianeria poiché dovrebbero interessare e comunque appartengono a tutti. Sono patrimonio collettivo ed universale. Un patrimonio e una eredità che ci proviene dai nostri Progenitori più antichi e fondativi. E tutti dovrebbero lavorare affinché tale identità sia la più completa possibile, proprio attraverso gli studi scientifici senza dannosi inquinamenti ideologici o campanilistici. Conoscere la propria identità di popolo è come conoscere sé stessi.

14 – LA MIA EREDITA’ SOCIO-CULTURALE

Quasi otto anni fa, lunedì 02 novembre 2015, ti tracciavo le linee orientative circa l’eredità che lascio a tutti, compresi i nostri lettori (rivedi << https://www.costajonicaweb.it/lettere-a-tito-n-141-la-mia-eredita-sociale-e-in-omaggio-i-sette-volumi-del-libro-monumento/ >>). Oggi a tale eredità, tutta socio-culturale, si aggiunge anche quella di “Calabria Prima Italia”. Infatti ribadisco che, data pure l’età e gli acciacchi, la mia salute vacilla ed ha bisogno di tanto tempo da dedicare alle molte cure … mi mancano persino le forze per proseguire in questo itinerario esaltante quanto faticoso. Chi sarà disposto a raccogliere questa mia eredità sia promozionale che documentaria?…

smart

Nei prossimi giorni (inviando questa Lettera n. 472 in particolare a coloro che hanno partecipato alla prima “Festa del Nome Italia” di Davoli il 21 giugno scorso) informerò tutti (familiari, parenti ed amici) che mi trovo costretto a rallentare notevolmente nei miei impegni e nelle relazioni socio-culturali. Per quanto riguarda “Calabria Prima Italia” ho in magazzino un intero “baùle” (cm 120 x 60 x 60) pieno di quella documentazione raccolta dall’aprile 1982. Tale documentazione fa parte dell’intero mio ITER (percorso di Wita) destinato alla Biblioteca Comunale di Agnone. Per la documentazione più recente (in particolare quella inerente la organizzazione della prima “Festa del Nome Italia” del 21 giugno 2023) sto preparando (in copia originale) una spedizione alla Biblioteca Vincenziana di Davoli per lo SCAFFALE PRIMA ITALIA, cui ovviamente invierò, nel tempo, tutto ciò che mi sarà possibile (essendo pure una creatura mia che va adeguatamente alimentata e curata al massimo possibile).

15 – LINK – SCUSE E RINGRAZIAMENTI

Caro Tito, qui di sèguito evidenzio i link dei principali articoli preparatori e conclusivi inerenti la prima FESTA DEL NOME ITALIA ed il conseguente PREMIO PRIMA ITALIA 2023. E’ un modo di fornire un orientamento minimo a chi è più interessato a tale evento, al suo valore ed anche al suo futuro.

Mi corre l’obbligo di scusarmi per il grave errore di valutazione che ho commesso riguardo la mancanza di un fotografo ufficiale che ritraesse ogni momento della premiazione. In verità, ci avevo pensato già quando ero in Agnone del Molise, così come da Agnone ho prefigurato la diretta televisiva di Telemia. Volevo rivolgermi ad un professionista di Davoli o dintorni, come per i fiori e il catering. Purtroppo, quando sono arrivato a Davoli per perfezionare l’organizzazione dell’evento, ho trovato tanto di quel lavoro più urgente da fare che non ho avuto né il tempo né la concentrazione di pensare ad un fotografo. Credimi, Tito, non ho avuto respiro!

Sono enormemente mortificato e chiedo davvero scusa per tale mia mancanza di previsione organizzativa. Di solito sono molto preciso e scrupoloso, ma sono stato da solo a provvedere a quasi tutto. Meno male che abbiamo qualche foto realizzata con i telefonini dai presenti tra il pubblico. Tuttavia, sarebbe stato meglio avere una documentazione fotografica ben definita e particolareggiata, sia per i singoli Premiati che per la stampa, sia per l’archivio della PRIMA ITALIA che per il mio archivio personale di ITER. Mi spiace davvero troppo e di vero cuore che mi sia sfuggita proprio questa importante presenza organizzativa. Perdonatemi. Sono caduto in un paradosso … infatti proprio io che sono stato precursore della fotografia documentaria (ho un archivio di oltre 10mila immagini sociali) oggi mi ritrovo senza foto per un evento cui ho tenuto talmente tanto da dedicarmici anima e corpo. Succede. Pure come frutto ed esito di solitudine organizzativa, nonostante i patrocini e gli appoggi formali.

Voglio infine ringraziare tutti tutti. GRAZIE PURE PERCHE’ INSIEME ABBIAMO SCRITTO UNA BELLA PAGINA DI STORIA DELLA CALABRIA, DELL’ITALIA E DEL MONDO (dal momento che Prima Italia significa pure etica universale e tanto altro che resta utile per tutta l’Umanità).

16 – SALUTISSIMI

Caro Tito, voglio concludere questa “Lettera n. 472”  invitando i nostri gentili lettori a vedere o rivedere (ma anche a diffondere al massimo possibile) il video più completo della FESTA DEL NOME ITALIA e del PREMIO PRIMA ITALIA del 21 giugno 2023 << https://www.youtube.com/watch?v=ewcFGBQp52U >> (registrazione di TeleMia – durata 2 ore e 12 minuti). Inoltre, possono vedere o rivedere quei 60 minuti di brillante approfondimento che sono andati in onda alle ore 19 di venerdì 23 giugno 2023 dagli studi di Telemia di Roccella Jonica (direttore Giuseppe Mazzaferro) poi replicati in altri orari  e ancora disponibili nel web << https://www.youtube.com/watch?v=9BjXnsWHqXA >>. Ci dovrebbe essere pure il video di Soverato Uno.

Ci sono poi i brevi filmati del TGR Calabria (appena 45 secondi) e del TG di Telejonio di Chiaravalle Centrale << https://www.youtube.com/watch?v=s8F8KXdnvrQ >> (dal minuto 42 fino al minuto 56) nonché la mia intervista che è stata trasmessa pure dall’importante giornale web di Catanzaro  www.lanuovacalabria.it  << https://www.youtube.com/watch?v=ipm-MJk2yiA >> con le immagini prese da TeleJonio.

Voglio infine ringraziare pure il proprietario e tutto il personale dell’Hotel Rivabella dove ho soggiornato da sabato 17 sera a domenica 25 mattina proprio per rifinire l’organizzazione della prima FESTA DEL NOME ITALIA e del conseguente PREMIO PRIMA ITALIA 2023 nonché la “postproduzione”. Mi ritengo fortunato di avere trovato posto, grazie alla gentilezza del gestore sig. Riccardo (www.hotelrivabelladavoli.it), nella stanza 306 che guardava lo stupendo nostro mare Jonio. Persino l’ascensore è esterno proprio per vedere il mare! Ringrazio in particolare i tanti giovani che ci lavorano e che sono stati davvero assai disponibili e squisiti. Sicuramente ci tornerò, magari per vedere il mare d’inverno che è il mio preferito … anche se mi incanto ancora per la limpidezza delle sue acque estive quando il sole gioca a fare cerchi di luce sul fondale più vicino alla riva. Ho ritrovato il mare della mia infanzia e della mia giovinezza. Sono stato proprio bene!

Concludo questo mio saluto a tutti i nostri Lettori, specialmente a quelli più fedeli e affezionati (ne sto scoprendo in numero e qualità sempre crescente, pure perché mi contattano), segnalando LA PORTA DELLA BELLEZZA realizzata recentemente dagli abitanti del Librino un quartiere periferico e difficile di Catania, con la collaborazione del grande artista Antonio Presti ( vedi <<  https://www.ioamolibrino.it/la-porta-della-bellezza/ >> ). Lo ha descritto molto bene la trasmissione CAMMINA ITALIA nella puntata del primo luglio 2023 più volte replicata (vedi << https://www.rainews.it/rubriche/camminaitalia >>).  In tale servizio televisivo c’è molto come PRIMA ITALIA, specialmente come ispirazione di forme e valori. La bellezza è al centro delle persone, della vita e del territorio: KALOKAGATHIA (ovvero l’ideale di perfezione fisica ed etica della persona e della società … ovvero i più veri valori della PRIMA ITALIA).

ULTIMA ORA – Poco fa, proprio mentre ero in conclusione di questa Lettera, alle ore 22.07 mio cugino Roberto Bressi (che era presente alla FESTA DEL NOME ITALIA e che solitamente passa l’estate a Soverato ma abitualmente risiede e lavora in Cile) mi ha comunicato: << Ti giro qui di sèguito un esempio “militante”… d’ora in poi, ogni qual volta debba usare il termine Calabria, aggiungo il suffisso Prima Italia>> e mi trascrive alcuni messaggi whatsapp scambiati con amici cileni. Ne gioisco molto, pure perché questo è un esempio di come la CALABRIA PRIMA ITALIA sia già entrata nel cuore di qualche persona. Roberto (nato a Milano nel 1954 è ingegnere ed è nato nel 1870 a Badolato il suo bisnonno Francesco Bressi che era fratello del mio bisnonno Giuseppe Marziale Bressi nato nel 1851). Grazie, cugino Roberto!

 

E grazie infinite a te, caro Tito, e a tutti quelli che (visitatori di questo sito << www.costajonicaweb.it >>) potremmo chiamare “Amici di Tito”, per aver letto fin qui questa lunga ma importante “Lettera n. 472”. Spero di inviarti prima possibile la “473”. A presto e BUONA ESTATE a te, alla tua famiglia (in particolare al piccolo nipotino Leonardo) e a tutti indistintamente i nostri LETTORI abituali od occasionali. Ciao e fraterni abbracci,

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)

ITER-City, lunedì 03 luglio 2023 ore 23.36 – Da oltre 55 anni (dal settembre 1967) il mio motto di Wita è “Fecondare in questo infinito il metro del mio deserto”. Le foto sono in buona parte prese dal web, mentre quelle sette fatte nel Centro Polifunzionale di Davoli Marina sono di Caterina Rudi e di Claudio Caroleo.

Ringrazio tanto e di vero cuore entrambi per tale gentilezza e preziosità.