Il 10 marzo del 241 a. C. , al largo della Sicilia occidentale , presso le isole Egadi , la flotta romana sconfisse quella cartaginese , in una storica battaglia che fu decisiva per l’esito finale della prima guerra punica.

Lutatio Catulo consule tandem bello finis inpositus est apud insulas quibus nomen Aegatae , nec maior in mari pugna memoratu digna . Aderat quippe commeatibus exercitu , propugnaculis , armis gravis classis et in ea quasi tota Carthago ; quod ipusm exitio fuit . Romana classis prompta , levis parata ad decurrendum : sic remis quasi habenis agebatur , et pervenerat victum ! Itaque momento temporis laceratae hostium rates totum inter Siciliam Sardiniamque pelagus naufragio suo operuerunt . Supervacua fuit voluntas saeviendi in arcem murosque , cum iam in mari esset deleta Carhago.

Da Anneo Floro

Traduzione

Il Supino
Il supino è un sostantivo verbale della quarta declinazione che ha soltanto due casi , l’accusativo in um con valore attivo e un antico ablativo di limitazione in u con valore passivo
Esempio

Darius in Asiam venit exercitum conscriptum eaque res vere difficilis fuit factu.

Dario si reco in Asia a reclutare ( Supino attivo) un esercito ma quella impresa in realtà fu difficile a farsi( Supino passivo)

Mentre era console Lutazio Catulo finalmente venne posta fine alla guerra presso le isole Egadi , ne mai vi fu una battaglia navale più grande degna di essere ricordata . Vi prendeva parte infatti una flotta imponente per rifornimenti , eserciti, mezzi di difesa , armamenti e in essa vi era quasi tutta la popolazione di Cartagine , e proprio questo fu la sua rovina . La flotta romana era maneggevole, leggera , pronta a manovrare : cosi veniva condotta con i remi come con le briglie , ed era giunta per vincere ! Pertanto in un attimo le zattere a pezzi dei nemici con il loro naufragio coprirono tutto il mare tra la Sicilia e la Sardegna . Sembrò superfluo il desiderio di infierire contro la rocca e le mura , dato che Cartagine era stata distrutta sul mare .

Al tempo della Monarchia l’esercito era formato su base gentilizia , cioe dai membri delle gentes ( le grandi famiglie nobiliari) , armati a proprie spese , e dai loro servi e clienti . Tra la fine del periodo monarchico e i primi due secoli della repubblica si passo a un reclutamento su base censitaria . Le classi censitarie erano cinque : i membri delle prime tra classi costituivano le 60 centurie (6000 uomini) della fanteria pesante (peditatus) , mentre la ultime due classi formavano le 25 centurie ( 2500 uomini) della fanteria leggera ( velites , expediti)dall’armamento meno costoso . L’esercito non era permanente ma veniva mobilitato solo in caso di guerra . Gaio Mario nel 107 a. C. cambio la leva militare con un esercito di professionisti – Con questa riforma si chiamavano alle armi tutti i cittadini tra i 17 e i 45 anni mentre quelli tra 45 e 60 erano le riserve . La flotta militare romana venne creata nel 261 a. C. in occasione della prima guerra punica era inizialmente formata da 120 navi – Durante il Principato di Augusto la flotta da guerra fu resa permanente , suddivisa in due squadre : la flotta del Mediterraneo , di stanza a capo Miseno ( in Campania) e la flotta dell’Adriatico , di stanza a Ravenna . Successivamente furono aggiunte altre squadre navali . nacquero cosi la classis Britannica , nel mare del Nord , e la classis Pontica , nel mar Nero .
Professore Vincenzo Bruzzaniti