Crisi su crisi. L’economia calabrese già debilitata negli ultimi anni, nella prima parte del 2020, ha subito una ulteriore, forte, penalizzazione per gli effetti della pandemia di Covid 19. E a poco o nulla è servita, con la fine del lockdown, una ripresa comunque insufficiente a compensare la caduta dei mesi precedenti. A confermarlo sono i dati contenuti nella nota congiunturale di aggiornamento dell’economia in Calabria di Bankitalia (https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2020/2020-0040/2040-calabria.pdf).
Gli esiti della ricerca sono stati presentati a Catanzaro dal direttore della filiale calabrese Sergio Magarelli e dai componenti del Nucleo di ricerca dell’istituto Giuseppe Albanese (coordinatore), Antonio Covelli, Graziella Mendicino e Iconio Garrì.
Determinante, è emerso dalla ricerca, è stato il calo della domanda di beni e servizi intervenuta anche a causa della crisi sulla fiducia e sui redditi dei consumatori, cui si è associato un aumento del risparmio precauzionale. Nei primi nove mesi dell’anno è diminuito significativamente il fatturato delle imprese, in modo nettamente maggiore nel settore dei servizi, accompagnata da una revisione al ribasso dei piani di investimento programmati con il risultato che le aziende sono state sottoposte ad un vero e proprio shock finanziario.
Ripercussioni negative immediate si sono registrate sul mercato del lavoro con una riduzione significativa dell’occupazione soprattutto tra i lavoratori autonomi e i dipendenti con contratti a termine, Il calo tra i dipendenti a tempo indeterminato è stato frenato dal blocco dei licenziamento e dal ricorso agli strumenti di integrazione salariale. Il credito bancario si è gradualmente intensificato con le imprese che hanno tirato la volata. In questo contesto si è rafforzata la propensione al risparmio sia per le imprese che per le famiglie, anche per quei nuclei che hanno risentito meno del calo dei redditi.
“Il tessuto sociale ed economico calabrese – ha detto il direttore Magarelli – è sottoposto a ragione di questa congiuntura emergenziale ad ulteriori durissime prove con divari e svantaggi che inevitabilmente si vanno approfondendo e accentuando tanto da intaccarne la capacità di resilienza”.
Ansa