Aristide Bava

SIDERNO – Le giornate Fai di primavera costituiscono una importante iniziativa per la valorizzazione dei luoghi più belli del nostro Paese e sono particolarmente importanti per la Calabria e per la Locride in particolare dove esistono “tesori” di grande rilevanza ma sconosciuti al grande pubblico. Conferma di ciò è data dal grande successo che ha ottenuto ad Ardore la XXX edizione delle Giornate Fai di Primavera. Il caratteristico borgo medievale, è stato apprezzato itinerario organizzato dalla delegazione Fai della Locride e della Piana, guidata da Titty Curinga: che ha evidenziato proprio la storia millenaria di luoghi che non tutti conoscono ma sulle quali si sono accesi con grande apprezzamento i riflettori delle “giornate Fai” valorizzate anche dalle nozioni illustrate dai giovani apprendisti ciceroni del Liceo “Mazzini” di Locri, dell’IIS “ Zanotti-Bianco” di Marina di Gioiosa, sede associata Liceo Scientifico, dell’IIS “Oliveti-Panetta” Liceo Classico di Locri e dell’IIS “Marconi” di Siderno, che hanno avuto nella delegata Fai Scuola, Daniela Circosta, una docente formativa di primo piano. Sono state anche giornate intese come inno alla speranza di poter scordare la pandemia che ha impedito negli ultimi due anni al Fai di organizzare le tradizionali manifestazioni annuali.

 

Ad ardore, però, si è respirata nuovamente l’aria positiva degli anni passati e grazie anche alla collaborazione dell’ Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Campisi c’è stato un impegno sociale forte anche della spinta della Curia vescovile, con in prims il Vescovo mons. Francesco Oliva e don Nicola Commisso, la disponibilità della famiglia Macrì, dell’ex sindaco. Giuseppe Grenci, degli storici Marilisa Morrone, Vincenzo Naymo, del dott. Gianfrancesco Solferino e dell’avv. Filippo Racco, altro autorevole conoscitore della storia del territorio. A cornice delle giornate Fai anche esposizioni di vario genere con la significativa presenza di abiti d’epoca realizzati dal corso “Industria e Artigianato per il Made in Italy” – Produzioni Tessili e Sartoriali, Abbigliamento e Moda” dell’ Ipsia Siderno – Locri che si sono addirittura soffermati su schizzi che lo scrittore Edward Lear realizzò durante il suo viaggio in Calabria nel 1847. Belle anche le ceramica del prof. Lorenzo Fascì Spurio, e i dipinti Placido Cuzzupoli, Domenico Brizzi, Katia Brizzi, Leonardo Arone, Mimmo Polier. Il tutto per ricordare che la Calabria è anche capace di offrire “spaccati” decisamente significativi delle potenzialità della sua gente. Che unite alla bellezza del territorio rendono questa terra molto appetibile anche per il grande turismo.