E’ purtroppo ben nota la triste vicenda che sta colpendo lo Sporting Locri Femminile Calcio a 5, e l’intera Locride senza alcuna distinzione di bandiera.
Sugli schermi nazionali e regionali si parla infatti da qualche giorno della chiusura delle attività calcistiche decisa dai dirigenti dopo recenti intimidazioni e minacce subite dalla società.
Un vile gesto che ha infangato ancor di più questa terra, troppe volte vittima di soprusi senza nome e troppe volte accostata al volto negativo della delinquenza diffusa, perchè piuttosto che proteggere un motivo di vanto ed orgoglio si cerca di inabissarlo senza apparente motivazione.
L’atto intimidatorio non è stato soltanto un’offesa alla società ed alle calciatrici, ma un colpo diretto ai quanti giornalmente e nel silenzio si impegnano per riscattare la questa triste e dura realtà sociale.
Non sono mancati di certo i messaggi solidali provenienti da ogni dove, infatti Istituzioni ed esponenti politici hanno proclamato a gran voce un unico motto “Lo Sporting NON può e NON deve chiudere” .
Accanto ai messaggi che si stanno diffondendo, un commento è giunto anche da parte delle avversarie, precisamente dalla squadra che domenica 10 gennaio dovrebbe affrontare lo Sporting.
“Stiamo chiamando in Divisione per conoscere nei dettagli la vicenda, come sempre noi dobbiamo organizzarci per andare in trasferta. Tuttavia, pur esprimendo la nostra solidarietà allo Sporting Locri Femminile Calcio a 5, noi abbiamo paura ad andare lì” queste le parole di Valerio Piersigilli, presidente della Lazio Femminile Calcio a 5, durante una trasmissione televisiva laziale. Aggiunge inoltre “Ho la responsabilità di tutelare 30 persone fra giocatrici, staff tecnico, dirigenza, per non parlare dei nostri tifosi. Spero si risolva al più presto la questione. Una possibile soluzione? Fermiamo il campionato! Forse, in questo modo, si potrebbe provocare il giusto rumore..”
Parole encomiabili, che dimostrano di aver compreso a fondo il serio problema che sta coinvolgendo le calciatrici oppure sano e legittimo timore di affrontare sul campo la squadra locrese?
Nonostante la paura è necessaria una reazione alla sopraffazione e non solo meramente dialettica.
“Io non ho ancora preso una decisione, ma una cosa la posso dire: le ragazze il 10 gennaio saranno in campo contro la Lazio”. Lo dice, in un’intervista a Repubblica, Ferdinando Armeni, presidente della squadra di calcio a 5 femminile, che aggiunge rispondendo alle parole del presidente della Lazio “Mi ha molto ferito quell’affermazione e anche per questo dobbiamo scendere in campo. Locri é una città civile. Abbiamo mille problemi, purtroppo, ma le parole di Piersigilli sono offensive. Questa sua uscita é incomprensibile.”

Senz’altro questa difficile situazione e gli occhi dei media nazionali puntati sulla squadra ma semplicemente la voglia di riscatto, ha dato nuova linfa vitale alle ragazze che in campo sapranno certamente dare uno schiaffo morale a chi ha cercato di distruggere il loro sogno, e questo il Presidente della squadra avversaria lo sa bene.
E’ a conoscenza che le sue calciatrici non sfiderebbero soltanto lo Sporting, ma in senso figurato anche una città ed una Regione stanche di essere sempre e solo associate al marciume sociale…ed una formazione così fa davvero paura!

SARA FAZZARI

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