Il cadavere di un bimbo, in avanzato stato di decomposizione, è stato recuperato nei giorni scorsi  dalla Guardia Costiera di Vibo Valentia nelle acque antistanti l’aeroporto di Lamezia Terme, esattamente nel tratto che intercorre tra la zona del pontile ex SIR ed il fiume Amato. Extracomunitario ed è morto per annegamento, conseguente al rovesciamento del natante su cui era imbarcato.

Le indagini della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, delegate, per la parte di rispettiva competenza, al locale Commissariato di P.S., alla Guardia Costiera ed alla Stazione Navale della Guardia di Finanza di Vibo Valentia Marina, sono proiettate all’individuazione del naufragio, con ogni probabilità avvenuto  nella prima decade del mese di Aprile 2024. Si è proceduto all’effettuazione dell’esame autoptico sui resti del cadavere, appartenuto in vita a bambino dell’età apparente tra i sei e gli otto anni e che indossava, all’atto dell’annegamento, tre paia di pantaloni, per proteggersi dal freddo nel corso della traversata.

L’Ufficio di Procura ha conferito incarico tecnico per l’estrazione e la tipizzazione del D.N.A., al fine di consentire, nell’eventualità, ogni comparazione volta all’individuazione ed identificazione dei genitori e/o
consanguinei. Il predetto rinvenimento segue quello di altri tre cadaveri rinvenuti in data
13/04/2024 tra l’isola di Vulcano e il promontorio di Capo Tindari, in data 14/04/2024 al largo dell’isola di Filicudi, in data 18/04/2024 in località “Rodia” del comune di Villafranca (ME).