Nell’estate 2020 le meduse hanno invaso la costa ionica calabrese: innumerevoli le segnalazioni che giungono dai bagnanti. Il fenomeno “è indicatore di un cambiamento di temperature dell’acqua, diventata più calda“, ma è anche “la conseguenza di parametri della qualità dell’acqua che sono eccezionali,” hanno spiegato all’AGI gli esperti dell’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente).
Le temperature più alte hanno un effetto positivo secondo gli esperti Arpacal, perché impediscono la proliferazione “di certi batteri“, un effetto che “in climatologia è definito ‘feed back positivi o negativi’, perché l’aumento della temperatura dell’acqua non è per forza un indicatore negativo, ma semplicemente un riequilibrio dell’atmosfera biomarina“.
In sostanza si rileva un “aumento temperatura dell’acqua con conseguente aumento delle meduse che preferiscono temperature più calde e coincidenza con parametri di qualità dell’acqua che sono eccezionali, come sono i mari calabresi al netto di alcune criticità“.
Infatti, i controlli effettuati da Arpacal lungo tutti gli 800 km di costa indicano che “i nostri mari sono di ottima qualità, non come qualcuno vuole raccontarci“.

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