E’ ormai trascorso più di un mese da quando l’ASP in un controllo di routine ha accertato che l’acqua erogata dall’acquedotto di Bragatorto di Locri non è potabile per la presenza di Escherichia Coli, Clostridium e Coliformi totali. L’acquedotto, che attualmente serve alcune utenze della frazione di Tre Arie di Antonimina e tre fontane pubbliche poste a Mortilla, Tre Arie e Piazza Cimitero di Antonimina a cui attingono migliaia di cittadini della zona, è stato costruito dal Comune di Locri sul territorio di Antonimina. Questo ha sempre causato incomprensioni tra i due Enti ma oggi è necessario svincolarsi da questioni di campanile per andare incontro alla salute dei cittadini. Non è possibile che un’acqua più volte certificata come una delle migliori del nostro territorio si trasformi in fogna nel momento in cui viene erogata per gli usi domestici. Sono necessari degli interventi che sono di poco conto per restituirla pura ai cittadini ma in un rimpallo di responsabilità nessuno mette mano alla manutenzione. L’Osservatorio nel maggio del 2015 ha commissionato analisi approfondite che hanno stabilito che nessuna contaminazione radiometrica, da metalli o da batteri era presente in quest’acqua e nel successivo mese di giugno ha svolto una manifestazione per propagandare il suo uso . Oggi a parte qualche cartello di non potabilità affisso alle tre fontane pubbliche non è stata emessa alcuna ordinanza da parte di alcuno. Pertanto, molti utenti hanno continuato ad attingere alle fontane pubbliche fino a che i cartelli che erano stati rimossi non sono stati nuovamente posizionati. Ma gli abitanti di Tre Arie continuano ad utilizzare l’acqua delle utenze domestiche perché nessuno lo ha vietato, a questo punto sarebbe necessario che l’autorità competente prendesse l’iniziativa di avvisare la popolazione perché ne limiti l’uso previa bollitura.
Coloro che volessero attingere alla stessa acqua, nelle more della soluzione del problema, possono recarsi alle fontane poste davanti al serbatoio del castello di Gerace oppure alla fontanella della località San Filippo perché proveniente dalla stessa località ma da un acquedotto diverso.
Arturo Rocca- Presidente Osservatorio