COMUNICATO STAMPA
La valorizzazione di uno straordinario prodotto agricolo vibonese, ovvero l’aglio rosa di Papaglionti.
Domenica 19/11/2023, in quel di Papaglionti, frazione di Zungri, si è tenuto un interessante convegno, organizzato dalla confederazione agricola Copagri di Vibo Valentia, finalizzato a gettare le fondamenta sull’iter di valorizzazione di uno straordinario prodotto agricolo vibonese, ovvero l’aglio rosa di Papaglionti.
Ad aprire l’incontro è stato il presidente della Copagri territoriale vibonese Illuminato Santoro, che nel suo articolato intervento ha evidenziato le peculiarità nutrizionali ed organolettiche di tale prodotto che da sempre si coltiva negli appezzamenti del Monteporo.
Il sindaco di Zungri Franco Galati, nel porgere i saluti dell’intera giunta comunale, ha evidenziato la sua piena ed assoluta disponibilità a sostenere la coltivazione e la promozione di questa straordinaria produzione, coltivata da sempre, seppur in piccoli fazzoletti di terra, nel vasto areale agricolo di Papaglionti.
Vitaliano Papillo, presidente del Gal Terre Vibonesi, ha evidenziato, con lungimiranza e precisione, la miriade di attività promozionali e strutturali appaltate in campo agricolo dal suo Gal nei diversi anni. Papillo ha manifestato tanto interesse per questo prodotto, sostenendo che sarà preso nelle giuste considerazioni con la messa in cantiere dei programmi della recente, ultima nuova, programmazione dei fondi comunitari.
Maurizio Angotti, Responsabile Arsac di Vibo Valentia, ha esposto i programmi dell’Ente Regionale cantierati per i prodotti di nicchia dell’agricoltura a tutela della biodiversità.
L’Arsac da tempo sta lavorando sulla caratterizzazione e sul mantenimento genetico di questa pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amaryllidaceae. Considerata l’attuale coltivazione infinitesimale, l’individuazione e il mantenimento di questo ecotipo, è stata cosa necessaria, portata a compimento con successo, dall’intero entourage tecnico Arsac addetto ai lavori di salvaguardia della biodiversità.
Ha partecipato all’incontro anche Simone Saturnino, funzionario regionale Arsac, il quale ha evidenziato le possibili strategie di azione da intraprendere per portare fuori dall’anonimato una così importante produzione del territorio vibonese. Sarà bene procedere secondo una politica di piccoli passi. Piuttosto che a un marchio Dop/Igp, fin quando le quantità coltivate non tenderanno a lievitare, conviene procedere per gradi. Si provvederà da subito all’iscrizione della bulbosa all’elenco regionale dei prodotti agroalimentari tradizionali (P.A.T.), evidenzia Saturnino, dopodiché si costituirà un Presidio Slow Food con lo scopo di tutelare e salvare dall’estinzione questo interessante ecotipo. Un modo concreto per catapultare il prodotto nello straordinario scenario nazionale e mondiale delle produzioni di alto profilo. Tutto ciò sarà possibile grazie alle sue eccezionali qualità intrinseche, rese tali anche perché, chi lo produce, segue tecniche di coltivazione a impatto ambientale zero.
Ha chiuso i lavori il presidente regionale della Copagri Francesco Macrì, il quale nel ringraziare la folta e preparata compagine di relatori ha evidenziato che sarà sua intenzione seguire personalmente le diverse attività di promozione e valorizzazione di questo prodotto, sia a livello territoriale che nazionale.
Il presidente della Copagri territoriale vibonese
Illuminato Santoro