Tutti coloro che hanno scritto sui Cinque Martiri di Gerace, a cominciare dal Visalli, si sono posti il problema di dove fossero sepolti i resti di quei corpi martoriati, appositamente fatti sparire per non creare “miti”. Dopo anni di faticose ricerche archivistiche e sul campo, finalmente possiamo dire di aver individuato con molta probabilità la fossa comune e i resti dei giovani intellettuali fucilati il 2 ottobre 1847 accusati di aver esibito la bandiera italiana.