LA RASSEGNAZIONE E LA SPERANZA

I 2 giorni elettorali appena trascorsi ci consegnano, seppur in minima parte, due risposte da parte dei cittadini : la rassegnazione e la speranza. La prima, è leggibile dal dato referendario,la più bassa affluenza dal giugno 1946 al giugno 2022. Chiaramente la materia da abrogare era tra le più sensibili dal punto di vista costituzionale,ma gli italiani tendono, proprio sulle questioni più delicate del vivere quotidiano, “a chiagnere e fottere” e non modificare né l’uno né l’altro , per evitare di correre il rischio ,”di ridere e vivere serenamente”.

La rassegnazione di lasciare andare le cose, così come vanno, rappresenta la via breve per sopravvivere.Per il referendum si votava in tutta Italia, quindi non può essere un dato territoriale riferibile al Sud .Il fenomeno ha interessato anche il Nord e le isole.
La speranza,si coglie dai risultati delle amministrative.In tutti i comuni dove si è votato, indipendentemente se ha vinto il centrodestra o il centrosinistra, si è registrata una importante impennata dei giovani eletti in consiglio comunale,cito per tutti il neoeletto sindaco di Lodi ,Andrea Furugato,di appena 25 anni. Anche in Calabria, nella provincia di Reggio Calabria,i giovani eletti con età inferiore ai 35 anni (uomini e donne) sono più del 30% , questo sta a significare che le nuove generazioni non sono affatto indifferenti verso la politica, rispetto a quanto, invece,lo erano i pari età nei primi vent’anni del secolo nuovo.
A loro va tutta la mia gratitudine ed ammirazione,ed il naufragar tra ricordi e sogni irrealizzati,mi è meno pesante.

Pino Mammoliti fb