A scrivere queste righe è Antonio Commisso, segretario comunale di Siderno per Fratelli d’Italia, per esprimere profonda amarezza e indignazione riguardo alle scelte dell’amministrazione comunale di Siderno sul futuro dello stadio cittadino.

L’incontro telefonico convocato dall’amministrazione per discutere il progetto di ristrutturazione dello stadio ha visto la partecipazione di diverse realtà sportive locali, tra cui tre squadre di calcio, una scuola calcio amatoriale e un’associazione di atletica. Presenti anche il sindaco, l’assessore competente, un consigliere delegato, due tecnici e l’addetto stampa.

Un progetto che ignora il calcio
Se da un lato il progetto di ristrutturazione rappresenta una buona notizia per l’ammodernamento dell’impianto, dall’altro lascia irrisolti i problemi principali, primo fra tutti quello del rettangolo di gioco. L’amministrazione ha ribadito la decisione di mantenere il campo in erba naturale, giustificandola con la volontà di preservare il carattere polivalente dello stadio, che potrebbe diventare un attrattore per il turismo sportivo.

Ma davvero giavellotto, lancio del peso, bocce e freccette possono rappresentare il futuro sportivo di Siderno? È questa la domanda che tutti si sono posti, ascoltando i dati snocciolati dal sindaco con grande sicurezza.

Una scelta fuori dal tempo
Mentre in tutta Italia si punta al manto sintetico, con esempi virtuosi anche nei comuni vicini come Ardore, Locri, Gioiosa Ionica e Caulonia, a Siderno si continua a scommettere sull’erba naturale. È difficile comprendere questa scelta, considerando che il calcio è lo sport più praticato in città, con oltre mille tesserati.

Le società calcistiche locali sono costrette a giocare su un terreno che, nei giorni di pioggia, si trasforma in un acquitrino. Eppure, a fronte di un servizio così scadente, si continua a chiedere loro di pagare un canone elevato.

Proposte inascoltate
Durante l’incontro, le associazioni sportive hanno avanzato richieste sensate e praticabili: realizzare un impianto in sintetico per gli allenamenti e riservare il campo “Raciti” esclusivamente alle partite. L’amministrazione ha risposto promettendo di valutare la trasformazione in sintetico del campo del Mirto, un progetto che, però, non vedrà la luce prima di qualche anno, lasciando irrisolti i problemi attuali.

Un futuro incerto per lo sport cittadino
I lavori di ristrutturazione dovrebbero partire a giugno 2025, con una durata prevista di un anno. Questo significa che per la prossima stagione molte squadre potrebbero essere costrette a trasferirsi altrove, privando Siderno della sua vivace scena calcistica.

L’appello finale
Rivolgo quindi un accorato appello all’amministrazione: non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta. Puntare al sintetico per il “Raciti” non è solo una scelta sensata, ma anche un atto di lungimiranza che risponderebbe alle vere esigenze dello sport cittadino. Siderno merita uno stadio moderno, funzionale e al passo con i tempi, che metta al centro il calcio e le sue realtà, senza trascurare il resto.

Siderno non può rinunciare al suo sport più amato. Il calcio non deve morire, e c’è ancora tempo per salvarlo.

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