“Oggi è stata portata a termine da parte del Governo una ulteriore importante riforma importante che riguarda la riforma dell’ordinamento giudiziario e del Csm. Si tratta di una riforma di sistema che inevitabilmente riguarda tutti, anche se tocca da vicino e più direttamente l’attività dei giudici e dei magistrati, ma sappiamo bene che questo è uno dei punti di contatto che mi sento di condividere”.
Lo ha detto il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, collegata in videoconferenza con l’inaugurazione dell’Anno giudiziario dell’Unione delle Camere penali italiane in corso a Catanzaro. “La funzione giurisdizionale – ha aggiunto – ha tante voci, tanti protagonisti. E quello che riguarda uno riguarda poi tutti. In questo caso poi è particolarmente vero che il ruolo degli avvocati, anche su temi importanti come le valutazioni di professionalità o le assegnazioni di incarichi apicali, sarà valorizzato da questa riforma. Speriamo di poter continuare questo cammino, che è veramente ricchissimo di innovazioni. Abbiamo avuto dei percorsi insieme sulla legge delega del processo penale, il processo civile, l’ordinamento giudiziario, ma abbiamo tante altre cose da fare ancora. Il Governo può contare ancora auspicabilmente su alcuni mesi davanti a sé. Le fasi di attuazione che dovremmo concludere entro la fine dell’anno e che vedono coinvolti gli avvocati come coprotagonisti rappresenteranno un terreno di confronto, di scambio, di convergenza e di divergenza”.
“L’unico mio faro – ha detto ancora il ministro Cartabia facendo riferimento all’articolo 27 della Costituzione di cui si é parlato nel corso dell’Anno giudiziario delle Camere penali – nella conduzione di queste non semplici riforme, anche perchè sappiamo che le opinioni delle varie forze politiche divergono su tanti punti, è stato quello di tenere sempre saldo il timone sulla nostra Carta fondamentale. E’ quello che ho cercato di fare nei mesi scorsi e che mi riprometto di fare in futuro con il contributo di tutti”.
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