Aristide Bava
SIDERNO – La Locride ha tutte le carte in regola per diventare una location per le produzioni cinematografiche e televisive. Ciò anche perchè su questo territorio sono state create apposite scuole di cinematografia che hanno già conquistato il loro posto al sole, sia in televisione che al cinema. Il tutto grazie alla collaborazione operativa che il noto regista originario di Polistena, Mimmo Calopresti, ha dato ad un folto gruppo di giovani capitanati, qui nella Locride, dall’attore sidenese Lele Nucera e dal regista locrese Bernardo Migliaccio Spina, il primo responsabile di “Obiettivi creativi” e il secondo di ” Locri Teatro”.
Entrambi si sono impegnati in un progetto di largo respiro indirizzato con le loro scuole di recitazione a favorire tematiche sociali molto intense che hanno già confermato le potenzialità del territorio ( sono stati già autori di alcuni apprezzati docufilm) favoriti proprio dalla “spinta” dello stesso Mimmo Calopresti. D’altra parte non si riesce a capire perchè anche fiction di una certa importanza come è stata “La sposa” trasmessa recentemente in televisione con appendici della storia riguardanti principalmente la Calabria si è portata appresso un “neo” sul quale potrebbe essere necessario fare una adeguata valutazione.
E più precisamente il fatto che le scene che nella fiction rappresentavano luoghi calabresi sono state, invece, girate in Puglia o in altri luoghi che con la Calabria hanno poco a che vedere. Non è cosa da non prestare attenzione. Anzi è necessario evidenziarla perchè penalizza non solo la Calabria ma anche gli sforzi che si stanno facendo per dare visibilità ai suggestivi luoghi di una Regione che proprio negli ultimi anni, peraltro, sta cercando con iniziative mirate di promuovere il suo territorio anche in campo cinematografico.
Come si sta facendo nella Locride grazie a Lele Nucera e Bernardo Migliaccio Spina favoriti dalla collaborazione di Mimmo Calopresti, calabrese di Polistena, ormai ben noto in campo nazionale e internazionale. E proprio quest’ultimo, non molto tempo addietro, si è dichiarato fortemente intenzionato a continuare a privilegiare la Locride come territorio ideale per le location cinematografiche. Tant’è che prima dell’avvento del Covid sono stati girati sul territorio alcuni film e serie tv. Ricordiamo Il Miracolo; Trus; Zero Zero Zero; Tutto il mondo è paese; Liberi di scegliere; Via dall’Aspromonte; American Night tutte produzioni che hanno trovato la collaborazione diretta di Lele Nucera, profondo conoscitore del territorio, ed hanno in qualche modo coinvolto la maggior parte del suo entourage, stimolandolo direttamente il connubio con Bernardo Migliaccio Spina, indirizzato a fare ” formazione cinematografica” nella convinzione che finalmente è arrivato in questo importante settore il momento giusto per la Locride.
Il territorio si è rivelato infatti sito ottimale per le sue potenzialità di essere location ideale per girare film, e offrire anche buone professionalità al grande cinema. Queste considerazioni per affermare che, in campo cinematografico e televisivo “la Locride c’è” e non si capisce il perchè, come è accaduto per “La sposa” anzichè inventarsi surrogati di Calabria non si debbano utilizzare veramente le location del territorio calabrese.
n.b. nella foto Lele Nucera con Mimmo Calopresti in occasione di una sua visita a Siderno