Le promesse politiche mancate di Salvini
Anna Mancuso, architetto che vive a Monza, potrebbe essere dopo Calabretta il secondo dei nomi indicati per i posti di sottogoverno.
Anna Mancuso, architetto che vive da sempre a Monza, ex senatrice eletta nel Lazio (per scorrimento mortis causa), potrebbe essere la seconda delle indicazioni della Lega di Matteo Salvini alla presidente Santelli per ricoprire ruoli di sottogoverno. La seconda dopo quella di Cataldo Calabretta posto ai vertici della Sorical. Le voci nelle stanze della politica si rincorrono, in attesa di possibili decisioni concrete: la Mancuso andrebbe a governare Calabria Etica, il carrozzone in liquidazione da anni ed oggetto anche di significative inchieste della magistratura. “Proprio la svolta che i leghisti nostrani chiedevano” si ironizza nelle stanze della politica calabrese e negli ambienti in cui è abitudine parlare di governo e di sottogoverno. Calabria Etica è in liquidazione da anni e potrebbe essere chiusa con pochi passaggi amministrativi, invece che assistere a un debito in aumento anche a causa dell’indennità al liquidatore.
In un’eventuale scelta di questa natura, si concretizzerebbe una grande ipocrisia politica della Lega: collocare una persona che in Calabria ci è solo nata, che non ha alcuna competenza certificata nell’ambito. Del resto il curriculum professionale dell’architetto Mancuso potrebbe essere ben speso nel privato. Perché inviarla, se fossero vere le anticipazioni di corridoio, alla guida di Calabria Etica? Anna Mancuso pare sia entrata in contatto con Matteo Salvini tramite il commissario regionale Cristian Invernizzi, con il quale peraltro pare che i rapporti politici si siano raffreddati, e sembra che abbia un’amicizia politica con l’ex viceministro Massimo Garavaglia. Anna Mancuso non è né una prima, né una seconda e né una terza fila della Lega in Calabria, ma neanche a Milano. A che titolo e per quali meriti politici verrebbe indicata dalla Lega per un posto di sottogoverno? A seguito di una visione meramente colonialista della Lega di Salvini? Quello stesso spirito colonialista e nordista che invece il leader della Lega tenta di allontanare da sé quando gli piovono critiche del genere in tutto il Sud Italia?
Salvini nell’ultimo tour politico-elettorale ha detto che in Calabria la gente chiede lavori produttivi e non assistenza, opportunità e non prebende o poltrone, sviluppo economico vero e non logiche del tirare a campare, meritocrazia e non vecchia politica. In questo contesto di alti valori come si collocherebbe un’eventuale nomina per Anna Mancuso? Quale messaggio politico giungerebbe a elettori, militanti e dirigenti? È questo il progetto Lega di Salvini in Calabria? Né i calabresi hanno dimenticato che in campagna elettorale il leader leghista aveva promesso che, andati al governo, i suoi uomini si sarebbero occupati di agricoltura, turismo, sanità e montagna. Soprattutto di agricoltura. Nulla di tutto questo. Basterà aver inviato Calabretta alla Sorical e forse la Mancuso a Calabria Etica per poter affermare, tra un selfie e l’altro, che la Lega sta cambiando le sorti della Calabria? A meno che non si pensi che la vice presidenza di Nino Spirlì stia ottenendo risultati politici rilevanti! Il progetto politico della Lega in Calabria sta per fallire e a Matteo Salvini qualcuno dovrebbe ricordare che questa vicenda delle nomine di sottogoverno impatterà negativamente anche sulle imminenti elezioni amministrative.
Giorgio Barbuto – ecodellalocride.it