Riteniamo che questa intervista di Lorenzo Gottardo, pubblicata sul sito rainews.it, sia di interesse pubblico e per questa ragione, citando sempre la fonte e complimentandoci per il servizio della tv pubblica, la proponiamo anche ai nostri lettori: 

Dopo l’incidente mortale sullo Jonio Tirreno abbiamo posto alcune domane ad Anas sulla pericolosità della strada e sui prossimi lavori alla galleria della Limina. Ecco cosa ci hanno risposto.

  • Sono sufficienti gli autovelox già installati per un tracciato che invita, chi ne conosce il posizionamento, ad andare veloce?La strada statale 682 Jonio-Tirreno è una strada extraurbana a due corsie (tipo C1) con limiti di velocità adeguati e correttamente indicati dalla segnaletica presente.
    Talvolta alcuni utenti utilizzano l’infrastruttura in maniera impropria e in violazione degli obblighi e divieti imposti dal Codice della Strada. In particolare, l’elevata velocità di percorrenza o l’esecuzione di sorpassi azzardati continuano purtroppo ad essere causa di incidenti.
    L’attività di controllo e sanzione dei comportamenti scorretti alla guida viene assicurata dalle Forze dell’Ordine, ma da sola non può essere sufficiente ad eliminare completamente il fenomeno. Per questo Anas è fortemente impegnata, di concerto con il MIT e la Polizia Stradale, nel promuovere campagne di sensibilizzazione che facciano acquisire agli utenti l’abitudine ad una guida orientata alla prudenza ed al rispetto delle regole.
  • Diversi punti di ingresso e uscita dalla circolazione sono percepiti come pericolosi. Gli svincoli, che consentono la connessione dell’infrastruttura con il territorio che attraversa, sono realizzati con i criteri previsti all’epoca della costruzione e sono configurati sulla base dei limiti di velocità indicati lungo il tracciato.

 

  • Non si ridurrebbe il rischio di incidenti con una realizzazione effettiva delle 4 corsie?La pianificazione degli investimenti per le grandi opere deve tenere conto delle disponibilità economiche nonché delle priorità dettate da specifiche valutazioni tecnico-scientifiche di tipo trasportistico connesse ai volumi di traffico che si registrano sul collegamento durante tutto l’anno. Attualmente in Calabria sono stati previsti importanti investimenti per l’ammodernamento della SS106 oltre che degli ultimi tratti di A2 ancora su vecchia sede ed ancora gli ultimi tratti di trasversale delle Serre.
  • Problemi della Limina. Quali sono le cause di questi lavori? Quali sono le condizioni strutturali della galleria?
    La galleria Limina, lunga circa 3,2 Km, necessita di un intervento di manutenzione programmato da tempo e legato alle condizioni di conservazione del rivestimento interno, a circa 40 anni dalla sua costruzione, oltre che per le infiltrazioni di acqua che continuano a produrre effetti degenerativi sulle caratteristiche del calcestruzzo. E’ quindi un intervento necessario  per garantire la sicurezza della circolazione e la percorribilità della strada negli anni a venire.
    In futuro la galleria sarà ulteriormente migliorata dalla costruzione di un tunnel affiancato, di dimensioni più ridotte e destinato ai soli mezzi di soccorso e all’evacuazione in caso di emergenza. Già in questa fase saranno realizzate le varie finestre di interconnessione, così da garantire successivamente il rapido collegamento al nuovo manufatto senza interferenza con il traffico.

 

  • Tempi e iter dei lavori. Le tempistiche note sono molto lunghe e a spaventare la cittadinanza è il fatto che questi lavori possano durare più del previsto causa eventuali ritardi.
    Al momento si può confermare che si tratta di lavori che interessano l’interno del fornice, da realizzare con tecniche ormai consolidate e che non prevedono l’occupazione di particolari aree da espropriare o la presenza di interferenze che potrebbero comprometterne il regolare andamento, così come programmato dai progettisti.

 

  • Percorsi alternativi. Una volta chiusa la Limina, il problema sarà convogliare altrove il traffico, quello pesante in particolare. Le alternative? Quali sono? Mammola e Cittanova basteranno? E come sono messi quei tracciati più volte al centro delle cronache per vari problemi?
    Il traffico “leggero” può percorrere la SP5 sulla quale ANAS, di recente, ha realizzato una serie di interventi per migliorarne la percorribilità e sulla quale sono ancora previsti ulteriori interventi oltre l’ottimizzazione dell’interconnessione dell’arteria, nei pressi di Mammola, con la SS 682.
    Il traffico pesante “di lunga percorrenza” proveniente da nord, sia lato Tirreno che lato Jonio, può percorrere la SS 280 per raggiungere le località di destinazione.
    Anche il traffico pesante “di lunga percorrenza” proveniente da sud, può percorrere alternativamente l’A2 o la SS 106 per raggiungere le località, rispettivamente, sul Tirreno o sullo Jonio.
    Ad essere viceversa più penalizzato, è il traffico pesante “locale” che si deve spostare dalle zone della piana di Gioia Tauro alle zone della Locride – e viceversa – e che sarà costretto ad utilizzare la viabilità presente gestita dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria o l’adiacente Trasversale delle Serre in parte gestita da ANAS.
    Il dipartimento alle infrastrutture della regione Calabria ha istituito uno specifico tavolo tecnico per analizzare gli impatti sulla circolazione e per valutare le azioni tese a minimizzarne gli effetti.

fonte: Lorenzo Gottardo – https://www.rainews.it/