Si festeggia domani 26 agosto la Giornata Mondiale del Cane 2022. Una celebrazione nata nel 2004 negli USA e presto diffusasi nel resto del mondo.
A ricordarlo è l’Associazione Nazionale Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia con la diffusione di alcuni dati che fotografano la situazione nel Bel Paese.
Nel XV Rapporto Assalco – Zoomark si evidenzia come la presenza di animali in casa, soprattutto cani e gatti sia in aumento costante nel tempo. Nel 2021, Euromonitor ha stimato la presenza di “64,7 milioni di pet in Italia (il 28% delle famiglie italiane vive con un cane) di cui quasi 30 milioni di pesci, poco meno di 13 milioni di uccelli ornamentali, da oltre 10 milioni di gatti, 8,7 milioni di cani, poco più di 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili”.
Il 9% delle persone intervistate ha adottato un pet negli ultimi due anni, ovvero nel periodo della pandemia Covid-19.
Sono infatti ormai risaputi gli effetti positivi dell’avere un cane in casa. Dall’attività motoria per i più i pigri tra passeggiate mattutine e serali, alla compagnia nelle giornate no. In ogni caso, un mezzo a quattro zampe per socializzare.
“In questi quindici anni, ovvero da quando viene pubblicato il Rapporto Assalco-Zoomark, è cambiato il rapporto con gli animali da compagnia. Gli italiani sono più consapevoli dei benefici della convivenza con i pet, sia nella dimensione familiare sia in quella pubblica, dove, sempre più, ne viene apprezzato l’impiego in attività terapeutiche o socialmente utili”, ha commentato Gianmarco Ferrari, Presidente di Assalco. “La pandemia ha ulteriormente alimentato il processo che vedevamo in atto da tempo e oggi possiamo dire che gli animali d’affezione sono a tutti gli effetti membri della famiglia e della nostra società”.
Rispetto a 15 anni fa, gli italiani sono anche più attenti e consapevoli di quanto sia importante l’educazione del cane, così come la sua alimentazione e salute. Tanti anche i volontari e i cittadini che a titolo personale o in associazione si impegnano sempre più per quelli lasciati nelle strutture in attesa di adozione, attraverso raccolte fondi per le spese sanitarie o il cibo.
Resta infatti soprattutto nel periodo estivo la piaga dell’abbandono. Secondo i dati del Ministero della Salute, lo scorso anno in Calabria gli ingressi in canili sanitari sono stai 2437, mentre sono 1192 quelli in canili rifugio.
reggiotv.it