Una riunione a Palazzo Alvaro, alla presenza dei rappresentanti del Comune, presente l’Assessora alle Attività Produttive Angela Martino, della Camera di Commercio, presente il Presidente Antonino Tramontana, insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria più importanti del settore dolciario e della ristorazione, presenti Angelo Musolino e Davide Destefano di Conpait, insieme allo chef Filippo Cogliandro, per ribadire la centralità strategica del percorso di valorizzazione del prodotto identitario più importante e rinomato per la sua unicità sul territorio metropolitano.
“Un’esclusiva mondiale” quella del bergamotto di Reggio Calabria, la cui produzione è possibile solo ed unicamente in un lembo di terra comprendente 45 comuni all’interno del comprensorio della Città Metropolitana. E proprio questa sua unicità e specificità è stata al centro dell’articolata discussione introdotta dall’ampia e dettagliata relazione del Professore Pasquale Amato, storico reggino, docente universitario, tra i più autorevoli esponenti dell’universo intellettuale che ha sempre promosso, negli ultimi decenni, la necessità di valorizzare ufficialmente il Bergamotto di Reggio Calabria appunto quale prodotto identitario del territorio reggino.

Ed è proprio sulla scia di queste convinzioni, ampiamente condivise da tutti i presenti, che il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace ha tracciato alcune indirizzi circa le attività da promuovere immediatamente, sia a livello territoriale che in ambito nazionale, per il rilancio del prodotto quale simbolo distintivo delle produzioni reggine di maggiore qualità, per la creazione di un brand identitario dedicato proprio al “Bergamotto di Reggio Calabria”.
“Partiremo – ha affermato Versace – già nelle prossime settimane, con la partecipazione della Città Metropolitana al Salone del Gusto di Torino, dove inseriremo tra i tratti distintivi della nostra proposta, naturalmente in collaborazione con le aziende del territorio, la promozione del Bergamotto di Reggio Calabria, la cui denominazione, per quanto ci riguarda e come il Professor Amato da sempre sostiene, deve necessariamente contenere la provenienza reggina come tratto distintivo e garanzia di autenticità. Allo stesso modo – ha affermato Versace – nelle prossime settimane ci attiveremo come Città Metropolitana per una iniziativa di indirizzo che coinvolga i 45 comuni che costituiscono l’area di interesse dove il Bergamotto viene coltivato sul nostro territorio”.

Impegni precisi sono stati assunti nella stessa direzione anche dall’Assessora alle Attività Produttive Angela Martino. “Il nostro lavoro – ha spiegato al tavolo – in queste settimane si è concentrato tra le altre cose anche sull’iniziativa che punta ad implementare l’area della stazione sperimentale delle essenze, insieme alla Camera di Commercio. In questo senso abbiamo recentemente approvato in Giunta una delibera di indirizzo che punta al reperimento, tramite fondi comunitari o ministeriali, del finanziamento necessario all’efficientamento dell’edificio, con l’obiettivo di affiancare al lavoro scientifico già portato avanti in termini di ricerca dalla stessa Camera di Commercio anche un’attività di promozione delle essenze ed in particolare del Bergamotto di Reggio Calabria che per noi costituisce certamente il principe degli agrumi”.
Piena disponibilità anche dichiarata infine anche dalla Camera di Commercio di Reggio Calabria, che per bocca del suo Presidente Antonino Tramontana ha illustrato al tavolo lo stato dell’arte dell’iter procedurale che punta al riconoscimento della Denominazione d’Origine Protetta per il Bergamotto di Reggio Calabria. “Un riconoscimento – ha spiegato Tramontana – che esiste già per l’essenza del Bergamotto, ma che vogliamo ampliare anche al frutto in sè, per quello che sarebbe il massimo riconoscimento per un agrume con l’obiettivo di proteggere, efficientare ed implementare la filiera della produzione e della commercializzazione di un prodotto unico al mondo”.