“C’è un grande interesse dell’Asia ha per questa regione. Va sottolineata la grande aspettativa dei giapponesi che conoscono l’Italia, ma non la conoscono tutta. Il Giappone, però, conosce la Calabria. Ci sono aziende giapponesi che da molti anni hanno investito in questa regione ed hanno delle aspettative”. A dirlo il commissario generale per la partecipazione italiana a Expo 2025 Osaka, Mario Andrea Vattani, presentando il Padiglione Italia alla Cittadella regionale a Catanzaro insieme al presidente dell’Ice Matteo Zoppas, il progettista del Padiglione italiano Mario Cucinella, il sottosegretario agli Affari Esteri Maria Tripodi e il presidente della Regione Roberto Occhiuto che ha annunciato la partecipazione della Calabria all’esposizione universale tra le regioni italiane. “Ci è sembrato utile – ha detto Occhiuto – inserire anche la partecipazione della Calabria all’expo di Osaka.

È una vetrina importante perché si tiene nell’est del mondo e può rappresentare nuovi mercati per le imprese calabresi e la Calabria che può trovare nuovi mercati nell’est del mondo”. Il padiglione Italia sarà un hangar che rappresenterà un teatro con un giardino dei sensi come tetto, visibile da chiunque passeggi sul pontile circolare che in questo momento i giapponesi stanno costruendo ad Osaka. “Tema generale – ha spiegato Cucinella – è come disegnare le società del futuro. Dalle città ideale del ‘400 a quelle che noi immaginiamo per il futuro. Il padiglione Italia, avrà come obiettivo quello di cercare e trovare degli aspetti in comune con il Giappone. Una Expo poco digitale, molto incentrata sull’artigianato come il Giappone e come molte realtà della Calabria”.

Per il presidente dell’Ice “Expo 2025 è importante perché sarà una vetrina che durerà molto tempo, dove ci saranno delle occasioni molto importanti, non solo per raccontare quello che è l’Italia, quello che è il Made in Italy, ma soprattutto per promuoverla. La Calabria ha delle risorse molto importanti, ha dei prodotti molto buoni e così come tutte le altre regioni dovrà essere spinta in particolare portando in Giappone le sue maestranze, le sue eccellenze e facendole conoscere a tutto il mondo affinché il mondo le possa acquistare per sviluppare quel poco più di 700 milioni di euro di esportazioni che vengono fatte oggi nel resto del mondo dalla Calabria con l’obiettivo di lavorare in modo sistematico anche con gli altri agenti di sistema Italia”.