Chiunque abbia letto I Promessi Sposi -chi non li ha letti?- ricorderà la frase “Carneade, chi era costui?” che don Abbondio pronuncia -“ruminava tra sé” nel testo- imbattendosi nella lettura del nome del filosofo greco.
La frase nell’intenzione del Manzoni serviva a quantificare l’ignoranza del curato ma da quel momento in poi si è prestata al facile utilizzo da parte chi voglia dare a vedere di sottovalutare qualcuno.
Renzi, per esempio, se ne è servito quando, parlando del deputato del PD Stefano Fassina che lo criticava, disse: -Fassina chi?-
Io, invece, vorrei utilizzarla all’indirizzo di Chloe Bertini
la giovane “gretina” (seguace di Greta Τungerg, cioè) attivista del movimento Ultima Generazione la quale, invitata a partecipare alla trasmissione Piazza Pulita, ha messo in scena un comportamento comune a chi rifiuta il civile confronto dialettico e tenta di impedire di parlare al suo interlocutore.
Né l’intervento, invero blando e quasi di facciata, del conduttore è servito a ridimensionare la furia di quella imbrattatrice di monumenti, di opere d’arte e di edifici pubblici che occupa, inoltre, il traffico nelle città impedendo alle persone di recarsi al lavoro e di portare i figli a scuola.
Tant’è che, abbandonando lo studio televisivo, ha pronunciato la frase simbolo di quel modo di pensare di quel mondo integralista: -Verrò quando si parlerà di qualcosa di interessante.-
Perché, è bene che tutti lo sappiamo, di interessante c’è solo quello che dicono loro.
Ora, parliamoci chiaramente, io non me la prendo tanto con chi come lei si comporta a questo modo -si sa, l’ideologia ha in sé qualcosa di miracoloso, alimenta la passione, porta a galla la parte nascosta di ognuno, dà coraggio a chi non ne ha- ma, piuttosto, con gli arruffapopolo che, approfittando del potere che esercitano dal pulpito sul quale si trovano, sfruttano e mandano allo sbaraglio questi giovani, appassionati si, idealisti si, in buonissima fede si, ma inesperti a interpretare un ruolo che non compete loro e troppo deboli per reggerne il peso.
Per tutti i Formigli di questo mondo conta l’audience e per averne di più non arretrano nemmeno di fronte alle crisi esistenziali di giovani che si credono “sgamati” ma sono fragili.
Come Chloe uscita in lacrime dalla trasmissione.
Li mandano al massacro mentre li illudono concedendo loro il quarto d’ora di celebrità di cui diceva Umberto Eco. Creano delle stelle cadenti (a parte rarissimi casi) che si disintegrano nell’impatto con la vita reale. Come successo, un caso per tutti, a Mattia Santori, uno dei fondatori del movimento delle Sardine, finito a fare il pesce in barile.
Li coccolano mentre fanno i ventriloqui tenendoli in braccio come pupazzi e poi li scaricano una volta spente le luci della ribalta.
Allora bisognerebbe creare una specie di telefono azzurro per questi giovani, una Save the Children dedicata a loro per difenderli dalle sevizie dei profittatori del tubo catodico.
Come si chiamava prima che arrivassero i led.