R. e P.
Faccio subito chiarezza e dico che sono convintissimo del fatto che le Amministrazioni locali sono state e sono, molto più spesso di quanto non sia sopportabile, luoghi nei quali non sempre i provvedimenti adottati sono fulgidi esempi di trasparenza e legalità.
Ne ho sentite e viste alla mia età di ogni colore e, dunque, per me tentare di essere garantista è quasi sempre una battaglia persa.
Tanto che si tratti di esprimermi su chi mi è simpatico quanto su chi non lo è.
Una questione di equità -non scomodo l’onestà intellettuale perché non capirebbero di cosa parlo- della quale, purtroppamente, trovo pochissimi riscontri da qualunque parte mi giri.
Meno ancora se osservo i comportamenti dei “sinceri democratici” nostrani i quali, per via del caro bollette, forse, vanno a corrente alterna e non per economizzare.
Just One: il bunga-bunga del berlusca non andava bene perché un uomo pubblico non ha una sfera privata, per definizione, mentre bisognava avere riguardo per Piero Marrazzo, presidente della Regione Lazio, quando fu sorpreso mentre andava a trans.
Erano altri tempi, si dirà.
Anche no, cari miei.
Perché per i trinariciuti non è cambiato niente in proposito: sempre giustizialisti con i nemici -cosi chiamano chi non la pensa come loro, mica avversari- e garantisti con i compagni.
Questa è di ieri.
Il Governo ha varato un decreto con il quale, per snellire l’attività delle Amministrazioni locali, permette che per appalti fino a 150.000 € non sia necessaria gara d’appalto.
L’autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) dice che così si dà la possibilità ai sindaci di affidare i lavori compresi in quel range di spesa a parenti ed amici e subito i tamburi principali della banda bassotti (gli stessi, non altri, di “abbiamo una banca”, tanto per dire) buttano nel cesso il garantismo -quello stesso garantismo che riversano a vagonate su Mimmo Lucano e Alfredo Cospito nonostante le sentenze- e gridano ai quattro venti dai plotoni di esecuzione organizzati nei talk e nelle testate dei loro fiancheggiatori che il Governo sta facendo un favore ai farabutti.
Praticamente, per lor signori, gli amministratori sono colpevoli a prescindere e a priori.
Non ci fosse anche molto altro, già solo questo mi conforta dello stare sempre e comunque dalla parte contraria alla loro.
Sergio Salomone