Questa dovete segnarvela.
L’ha detta alla trasmissione Omnibus alle ore zero nove virgola zero sette di oggi domenica ventitré ottobre duemilaventidue Angela Azzaro giornalista del quotidiano il Riformista.
Che il giornale in questione sia piuttosto, vogliamo dire originale?, nella sua linea sula Giustizia -tant’è che, per il suo direttore Piero Sansonetti, il Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro, Nicola Gratteri, è la reincarnazione di Torquemada- era noto.
Che, avendo egli fatto parte per vent’anni della redazione di l’Unità, sentisse il richiamo della foresta provenire da sinistra (pur difendendo a spada tratta nelle televisioni di Berlusconi gli assalti di quest’ultimo all’ordine giudiziario italiano) e fosse su posizioni anti meloniane non sorprende, dunque.
Fa rimanere straniti, invece, quanto affermato, tornando all’incipit, la signora Azzaro che quella linea editoriale segue.
Abbiamo tutti famiglia!
Più o meno e senza virgolette: è vero, l’incarico assegnato alla Meloni ha un valore simbolico che rompe gli schemi e può fare pensare alle bambine di oggi che anche loro possono arrivare a presiedere il Consiglio dei Ministri ma lei, la Meloni, è stata messa là per impedire che questa eventualità si verifichi.-
Chi ha visto il film Eccezzziunale Veramente ricorderà.

A Diego Abatantuono (Tirzan) rubano il camion di “i’ shlavo” a Parigi e nella Gendarmerie il commissario gli dice che a rubarlo potrebbe essere stato lo stesso shlavo.
E cosa risponde Tirzan?
-Ipotesi bizzarra ma aguzza.
Sicuro che sei commissario e non, che so?, sottotenente di vascello?-
E ho detto tutto.

Sergio Salomone