R. e P.
Se è vero che piccole avvisaglie anticipano grandi fatti, in Italia faremmo bene a prepararci a cambiamenti fin qui inimmaginati.
Non fosse bastata la prima donna premier (ammesso e, forse, concesso, Giorgia Meloni), domenica prossima 2 ottobre per la prima volta una donna arbitrerà una partita di calcio del campionato (ex) più bello del mondo (il nostro).
Maria Sole Ferrieri Caputi, toscana, 32 anni, due lauree e scusa se è poco.
Poiché tanto dà sempre abbastanza, inutile negarcelo, da qui a breve il matriarcato sarà cosa fatta.
Personalmente, non me ne lamento.
Sono del parere -come quel tale che diceva di non essere contrario al matrimonio tra donne perché così imparano cosa voglia dire avere una moglie- che sia arrivato il momento che anche le donne sperimentino sulla loro pelle il travaglio (l’onore e l’onere, dicono i fini opinionisti) di chi è chiamato a comandare.
L’unico dubbio che mi angustia è se potremo gridarle, come si fa con gli arbitri maschi, “arbitra c…… ” o “arbitra b……” ed essere denunciati per diffamazione.
O vilipendio o calunnia o quel che che sarà.
Sergio Salomone