E adesso chi glielo dice a De Angelis, a Formigli, a Telese, ad Aprile che Patrick Zaki è stato graziato dal presidente egiziano?
Chi glielo dice a quegli stessi che ieri sera sparavano a zero sulla inanità del governo Meloni perché, secondo loro, piuttosto di reclamare a gran voce e con azioni diplomatiche forti la liberazione del giovane?
Chi glielo dice ai due conduttori del programma i quali hanno aperto la puntata del 19 luglio con un servizio sulla morte del loro collega Purgatori, hanno continuato parlando con gli ospiti delle solite banalità e hanno dedicato alla notizia della liberazione del giovane, che ormai era da ore di dominio pubblico, solo un minuto in chiusura e mentre scorrevano i titoli di coda?
Chi glielo dice a questi giapponesi -nel senso di quei soldati giapponesi che di presidio su un’isola del Pacifico non sapevano che la guerra era finita e continuavano ad aspettare il nemico- che, zitto zitto, questo governo, senza sproliquiare, senza alzare polveroni, è riuscito in quello che non hanno saputo fare i governi precedenti tanto cari a lor signori menagramo?
Ma, soprattutto, chi gli va a prendere in farmacia un’oncia di bicarbonato di sodio per vincere l’acidità di stomaco procurata loro da questo successo che la Diplomazia meloniana ha portato a casa?
Mala tempora currunt, compagni, et peiora parantur.
Sergio Salomone