R. e P.
Questa mattina, ospite della trasmissione Omnibus di La7, Marco Minniti, domandato di un parere sull’attuale situazione in cui versa il PD, ha risposto citando i versi di Catullo “Povero Catullo, smetti di vaneggiare e quello che vedi perduto consideralo perduto. . .”
Il tutto IN LINGUA ORIGINALE (latino per i profani) E METRICAMENTE CADENZATO.
Cosa, peraltro, normalissima per chi come lui si è laureato in filosofia con una tesi su Cicerone.
Il tutto con la stessa passione dell’amante abbandonato che ha deciso di volere voltare pagina e non cercare più l’innamorata che tanto male gli ha fatto.
Ho provato tanta tenerezza per lui e mi sono interrogato su cosa avesse da spartire uno come lui con la delega ai servizi segreti al tempo del governo Letta.
E pensare che, con la stessa coerenza (sob), tutti stanno a criticare Giorgia Meloni che vuole mettere gente di provata capacità nei ministeri chiave del suo governo.
Il famoso pelo nell’occhio degli altri.
Sergio Salomone