R. e P.
Appena nominato comandante supremo dell’Operazione Speciale russa in Ucraina il generale Surovkyn -a buona ragione denominato “generale Armageddon” per l’atrocità delle azioni messe in atto in Siria per le quali, peraltro, ottenne l’onorificenza di eroe nazionale russo- ha dato inizio alla strategia del bombardamento indifferenziato delle maggiori città ucraine -vale a dire senza distinzione tra obiettivi militari e/o civili-
Kiev e Leopoli già ieri hanno sperimentato la barbarie di questo attila del quale dicono con simpatia nella grande madre Russia che “non è un sentimentale’.
Di fronte a tanto, mentre anche un Paese come l’Islanda prende posizione contro Putin, in Italia resistono i fautori della neutralità, quelli che . . . non dobbiamo inviare armi a Zelensky, . . . non dobbiamo fare la guerra per conto degli USA, . . . dobbiamo convincere l’Ucraina ad accettare le richiesta russe per tornare alla pace e altre amenità non suffragate da oggettivi riscontri sul campo e ipocritamente suggeriti da una vicinanza ideale e inconfessabile allo zar del secondo millennio.
Non voglio parlare di mala fede ma mi sento, quello si, di aggiungere un fumetto alla foto: -Sono nascosto bene?-
Sergio Salomone