Ai più che si tengono aggiornati sulle cose di questo mondo Don Massimo Biancalani, il parroco eponimo di Vicofaro in provincia di Pisa, è certamente noto.
Per quelli che . . . “l’accoglienza a tutti i costi” è un eroe contemporaneo che, come nel medioevo, ospita nella chiesa del paese gli ultimi che nelle sue intenzioni diventano primi.
Peccato, però, che di Vicofaro questi glorificatori conoscano, magari, il codice di avviamento postale ma non gli effetti di queste sue buone intenzioni.
Per cui le pecorelle che ci vivono in pianta stabile hanno deciso di rivolgersi al loro vescovo per chiedere di ridurre a più miti consigli il pastore il quale, troppo impegnato a cercare le poche smarrite ha completamente abbandonato al loro destino quelle nel recinto.
Nella chiesa adibita a dormitorio, privo del minimo sindacale di igiene e pulizia, niente liturgia, niente funzioni, niente Eucaristia, niente sermoni.
Sul sagrato e nelle vicinanze risse, furti, disturbo della quiete pubblica, sirene delle forze dell’ordine chiamate a intervenire in continuazione.
Perché, diceva Abraham Lincoln, la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni.
E poi, guardi le televisioni ed è tutto un reportage sulle condizioni inumane in cui vivono i profughi nei centri di raccolta di Lampedusa e simili.
Tutte riconducibili a colpe del governo in carica come se prima del 25 settembre le cose stessero in maniera diametralmente opposta e quelle stesse strutture fossero suite a quattro stelle e mezza.
Non a cinque, si badi, perché di questa categoria c’è solo quella nella quale alloggia la coppia più glamour del momento, piu glamour finanche dei duchi Harry e Meghan.
Si capisce che parlo di Giuseppe Conte e di Elly Schlein?
Sergio Salomone