L’analisi fornita dall’Istituto Superiore di Sanità conferma come il primo sintomo del coronavirus sia la febbre. Il 76% dei casi analizzati ha riportato alterazioni della temperature corporea.
Il secondo sintomo è quello della dispnea, riscontrato nel 73% dei casi. Si tratta di una notevole difficoltà respiratoria. Stando alla definizione da vocabolario, per dispnea si intende la “respirazione alterata per ritmo o frequenza, che avviene con fatica o sofferenza del paziente“.
Terzo sintomo è quello della tosse, rintracciato nel 40% dei casi.
Chiudono il quadro dei sintomi più comuni la diarrea (8%) e l’emottisi (1%), ossia “l’emissione, con la tosse, di sangue rosso vivo proveniente dal tratto respiratorio“.
Lo studio dell’ISS indica anche quelle che sono le possibili complicanze nel decorso della malattia. “L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (96,5% dei casi), seguita da danno renale acuto (29,2%), danno miocardico acuto (10,4%) e sovrainfezione (8,5%).