Quella che appariva come una condotta avventata di singoli sconsiderati sta diventando un malcostume diffuso e crescente, mettendo a rischio la sicurezza degli automobilisti che quotidianamente percorrono la SS 682 “Jonio-Tirreno” e, in particolare, la galleria Torbido nella quale, come si legge nell’ordinanza dell’Anas n. 134/2024 dello scorso maggio, sono in corso lavori di messa in sicurezza «occorrenti al ripristino strutturale(…) con anche la risoluzione delle infiltrazioni d’acqua diffuse». Un chilometro di strada, poco sopra il centro abitato di Mammola, dove è stato disposto il senso unico alternato mediante impianto semaforico.
Tutto normale, come riporta Gianluca Albanese su gazzettadelsud.it, se non fosse ormai prassi consolidata quella di molti screanzati alla guida di automobili e mezzi pesanti che, soprattutto nel tratto in discesa che dal versante tirrenico conduce a quello ionico, non si fermano al rosso, specie se non ci sono altri veicoli in sosta davanti, con la convinzione di avere il tempo necessario a precedere chi, dall’altra parte, rimette in marcia il proprio mezzo dopo che è scattato il verde.
A tutt’oggi, il rischio di uno scontro frontale nell’unica corsia di transito tra chi è indebitamente passato col rosso e chi, invece, è regolarmente ripartito col semaforo verde, è elevatissimo. E fa specie quella sensazione di diffusa impunità che si coglie tra chi non si ferma al rosso e, anzi, sovente usa il clacson per lamentarsi dell’auto davanti che, invece, osserva le regole.