L’iconica Statale 106, tratto di asfalto che attraversa l’intera penisola da Sibari a Reggio Calabria, è da decenni una delle strade più pericolose d’Italia, testimoniando purtroppo la tragica cifra di almeno 750 incidenti mortali registrati tra il 1996 e oggi, secondo l’associazione “Basta Vittime”. La sua ristrutturazione integrale richiederebbe un investimento massiccio di almeno 7 miliardi di euro.

Recentemente, un segnale di cambiamento è emerso con la firma del decreto interministeriale da parte dei Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Questo decreto individua i tratti dell’asse Sibari-Catanzaro che saranno finanziati con i tre miliardi stanziati nella legge di bilancio 2023.

Questa iniziativa, parte di un piano di ammodernamento più ampio, permette al commissario straordinario e ad Anas di avviare gare per sette cantieri, concentrati inizialmente tra Sibari e Corigliano Rossano. L’appalto integrato per la progettazione esecutiva e i lavori dovrebbe essere messo all’asta prima dell’estate 2024. Nel frattempo, è già in corso l’appalto per il primo stralcio della tratta Catanzaro-Crotone.

Nonostante questo passo avanti, alcune incertezze persistono, specialmente per i tratti meridionali tra Catanzaro e Reggio, dove mancano ancora i progetti. L’obiettivo è ambizioso: trasformare l’intera strada in una doppia carreggiata con quattro corsie.

Una nota positiva proviene dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha annunciato un passo importante per il tratto tra Squillace e Melito Porto Salvo: Anas ha accettato di realizzare la progettazione. Questo potrebbe rappresentare un significativo passo avanti nella ricerca dei fondi necessari per un progetto di questa portata.

Mentre il cantiere tra Sibari e Roseto Capo Spulico procede a pieno ritmo, con più del 50% delle lavorazioni già completato, la strada è ancora lunga e piena di sfide. La Statale Jonica è considerata una priorità nazionale, suscitando un cauto ottimismo, ma rimangono incertezze su alcuni tratti cruciali. L’auspicio è che questo piano di ammodernamento possa finalmente portare a una Statale 106 più sicura e efficiente, migliorando la vita dei cittadini che la percorrono quotidianamente.

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