Un proiettile d’arma da fuoco pesante lasciato nella cassetta delle poste: un messaggio inequivocabile per l’ennesimo amministratore pubblico calabrese preso di mira dalla mano oscura delle intimidazioni.
Questa volta a subire l’avvertimento è stato Carmelo Rota, assessore comunale di Casali del Manco, in quota Fratelli d’Italia. È stato lui stesso a ritrovare il proiettile, ieri, quando di ritorno da un pranzo familiare ha aperto la cassetta postale che – come da sua ammissione – per mancanza di tempo controlla solo la domenica.
Fatta la scoperta ha immediatamente avvertito il suo legale di fiducia e le forze dell’ordine che, hanno constatato l’intento intimidatorio del gesto.
“Non ci può essere giustificazione per un gesto simile, che mette a repentaglio l’incolumità fisica e psicologica innanzitutto delle mie due bambine e poi di mia moglie” afferma Rota in una nota, evidentemente preoccupato.
Un atto che lo stesso amministratore pubblico definisce “ancor più vile” perché, sostiene, “commesso contro chi ogni giorno è impegnato a lavorare con dedizione per il benessere della propria comunità”.
Rota etichetta l’accaduto come un fatto che lede i principi di libertà e democrazia ma augurandosi, da contro, che possa appresentare la scusa “per l’inizio di una profonda riflessione sul problema della sicurezza degli amministratori”.
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