E’ un Seby Romeo visibilmente teso quello che arriva nella sede locale del Partito democratico, all’indomani della elezione di Paolo Fragomeni, a presidente del consiglio comunale di Siderno. Il segretario provinciale del partito, nonché attuale consigliere regionale e compagno di partito del Governatore Oliverio, non le manda certo a dire al neo Sindaco di Siderno, Pietro Fuda, da lui accusato di essere un politico dalla doppia personalità. Romeo, risponde volentieri alle nostre domande:

Dunque, com’era prevedibile, il vostro tesserato Paolo Fragomeni ieri è stato eletto nella carica di presidente del consiglio comunale, per lui ora scatterà l’espulsione ?

Paolo Fragomeni è sempre stato un uomo di partito con una sua storia personale. Lui sa bene che all’interno di ogni partito organizzato ci sono delle regole da rispettare che valgono per tutti. Avrà sicuramente riflettuto su questo principio che vale per ogni iscritto o aderente ed ha preso la sua decisione. Prendiamo atto che ha deciso di uscire fuori dal partito democratico aderendo in futuro al partito del senatore Fuda che, lo ricordo,  è un partito trasversale al consiglio comunale. Mi dispiace , sono fortemente colpito dalle sue scelte. Non me lo aspettavo

Perché l’esigenza di convocare una nuova conferenza stampa?

I cittadini devono sapere come stanno le cose. Sono state dette alcune cose false ed anche il Pd deve dire la sua . Noi baderemo all’interesse di Siderno e  rilanceremo delle iniziative nell’interesse esclusivo della comunità locale. Il comportamento del senatore è stato stupefacente, inatteso, ma a noi non rimane altro che  prendere atto e andare avanti. Ha scelto di rompere col Pd ma sarebbe stato meglio ed anche più corretto se l’avesse fatto prima della presentazione delle liste. Vorrei ricordare che lui nella fase pre-elettorale ha detto sempre di  candidarsi proprio perché c’era  il Pd, che non si sarebbe mai candidato senza il Pd e proprio attraverso il Pd voleva avere dei rapporti con le istituzioni. Dopo le  elezioni dice che è tutta aria  fritta. Io ho parlato di Fuda 1 e Fuda 2, prendo atto di una  differenza fra il Fuda 1 che in campagna elettorale dichiarava di essere candidato proprio perché c’era il Pd ed il Fuda 2 che ieri diceva che si tratta di aria fritta. Nella storia di Siderno abbiamo avuto delle fasi molto delicate, ritenevano che questa comunità meritasse di ripartire unitariamente. Primo compito di un sindaco è ricercare l’unità della propria comunità, lui ha scelto di spaccare col Pd. La rappresentazione che tentano di dare  di una differenza fra i cittadini e l’apparato  è peraltro imbarazzante ed infondata. Noi avevamo , per esempio proposto che alla  presidenza del consiglio ci fosse  il  consigliere comunale più votato nella storia democratica di Siderno con oltre  700 preferenze, quindi, come si può notare, non  è una questione di apparato o di cittadini, è una questione di rispetto dei partiti e della democrazia. Fuda non li rispetta, non è nuovo a questi comportamenti. Io faccio autocritica perchè ero stato avvisato circa queste manifestazioni un po’ bizzarre del senatore Fuda . Io sono il segretario del Pd,  il Pd è tutto su una posizione, non abbiamo inteso aderire a partiti unici perché riteniamo che Siderno abbia bisogno di un confronto democratico, lo stimoleremo in consiglio comunale e lavoreremo nell’interesse di Siderno.

Si avverte la sensazione che non sia stato  il senatore Fuda a rompere con il Pd ma che invece il neo sindaco, con questa manovra, abbia  inteso “frantumare”  il vostro partito. Cosa pensa ?

Beh certo, un sindaco che lavora per imporre  le sue scelte utilizzando  persone elette nel Pd, commette una scorrettezza grave e tenta di spaccare il Pd. Però per voce del segretario regionale, del segretario provinciale e di quello cittadino ribadisco che il partito è uno. Lui si illude di spaccarlo. Penso sia stato anche un pochino malconsigliato, evidentemente adesso è ubriaco per questo consenso  di oltre l’80% e pertanto ritiene di poter fare da solo. Questo è un evidente problema per la democrazia ed è un problema per Siderno.  Noi però non  confonderemo  il  dovere istituzionale e politico di dare una mano a Siderno nello sconto  o per lo scontro che Fuda, unilateralmente, ha voluto mettere in campo perché quando il Pd, dopo averlo incontrato, dà  delle indicazioni e queste indicazioni sono il frutto di un ragionamento democratico di organismi del Pd, il sindaco che le aveva chieste, le doveva rispettarle. Poteva anche non rispettarle e poteva però chiedere al Pd, motivandole, datemi altre indicazioni. Ma non lo ha fatto. Ha deciso di nominare un vicesindaco non iscritto al Pd (persona perbene che rispettiamo) e di nominare presidente del consiglio, un iscritto al Pd,  che però ha deciso di fare parte del suo partito, cioè non era indicato. Con la  motivazione , molto singolare peraltro, che il presidente del consiglio sarebbe dovuto essere uno votato da tutti. Beh, Fragomeni non ha preso i voti da tutti: non ha preso i voti del Pd e non ha preso i voti dell’opposizione. Quando si dicono le cose, siccome non siamo in un teatrino e non siamo in un regime (lui sogna il partito unico) bisogna essere più seri.

Farete opposizione in consiglio comunale ?

I cittadini ci hanno votato come facente parte di una coalizione che ha vinto le elezioni dandoci una grande responsabilità. Siccome noi siamo trasparenti verso i cittadini e non siamo come Fuda, sceglieremo cosa fare  valutando  gli atti ed il merito di questi  nell’esclusivo interesse dei cittadini di Siderno. Nei prossimi giorni, la segretaria del circolo convocherà l’assembla, perché noi  in assemblea avevamo deciso di votare Fuda e dall’assemblea vogliamo,  dopo che si è aperta una nuova fase per esclusiva responsabilità del senatore Fuda, aggiornare e fare il punto della situazione. Noi non siamo un partito famiglia o abbiamo dinamiche extra-politiche come accade nel partito  del senatore Fuda, noi abbiamo dinamiche democratiche e quindi ci rivolgeremo a tutti i democratici, che ringraziamo per l’impegno, e con loro ragioneremo del futuro del Pd nell’interesse di Siderno.

Antonio Tassone

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