R. e P.

SCUSA SIDERNO, ABBIAMO SBAGLIATO!

 

Diciamo la verità: tutto questo, neppure nel più fantastico dei nostri sogni lo avremmo immaginato. Così come quando alla tv senti una cosa improbabile, o un racconto palesemente inventato di un tuo amico, pensi che non può essere vero.

 

In questi mesi, a Siderno sta succedendo tutto ed il contrario di tutto:

consiglieri regionali che portano consiglieri comunali a spasso uffici uffici (e ci viene da chiedere come hanno fatto a trovare qualcuno, che quando chiami non risponde mai nessuno);

partiti politici che attaccano questi consiglieri comunali che hanno avuto l’ardire di andare in giro uffici uffici ma senza avvisare e invitare (ma insomma, si fa così? Pure un whatsapp, non si paga…);

i primi che rispondono (anzi no, fanno rispondere un normale cittadino, e precisiamo un normale cittadino, non un leader politico di un movimento, ma un normale cittadino. Ripetiamo, un normale cittadino);

il partito politico che risponde ad un normale cittadino facendo scalpore e addirittura citandolo con il suo soprannome (ma come, la politica non era sempre lontana dalla gente comune? Adesso la cita, e fa pure male?) scatenando reazioni tra l’irritato e l’iroso.

 

Intanto, al cittadino normale (a quello vero, non a quello normale) non gliene frega niente, perché intanto i problemi sono sempre lì e non si spostano.

Il lungomare, vivaddio, è una certezza: scassato era e scassato e rimasto. Il problema del Paradise è stato risolto: non è rimasto più nulla da bruciare.

Nelle strade delle contrade le buche sono sempre le stesse, così non si ha il fastidio di dover imparare nuovi percorsi ad ostacoli.

La spazzatura è sempre lì, così se non la ritirano non dovete pulirvi il vialetto davanti casa che si fa la macchia.

E allora, anche noi che non siamo nessuno una serie di cose vogliamo dirla:

– ai consiglieri regionali alle attività varie ed eventuali, di considerarsi fortunati per l’invenzione delle fotocamere dei cellulari. Altrimenti, con i rullini, con tutte queste foto avrebbe speso un sacco di soldi in attività politiche;

– ai partiti politici, di occuparsi dei problemi della città e dei cittadini, e non di chi incontra chi. Avreste dovuto farlo voi, non lo avete fatto, rosicare non serve;

– alle forze di maggioranza del Comune di mettere in atto quella famosa svolta di cui si parlava tanto. Abbiamo capito che la benzina è aumentata, ma lasciare la macchina comunale con le quattro frecce per strada non è il massimo;

– alle forze di opposizione, di andare oltre tatticismi, sterili posizioni di contrapposizione. Addirittura, la proposta di creare un organo che unisca tutte le opposizioni di tutti i comuni per fare una super opposizione all’assemblea dei sindaci è fantastica. Noi sogneremmo più in grande: abbiamo pronte le firme per un super parlamento contrario, una super Nato e perché no, un movimento di opposizione agli Avengers. Servirà a difenderci su sanità, rifiuti, strade, diritti e chi ce li toglie: no, non il presidente della Regione, la città metropolitana, malpensanti!

– al semplice cittadino lìder del partito ma che è un semplice cittadino, l’augurio di vivere con serenità il suo ruolo politico, senza nascondersi. E poi, in campagna elettorale avete attaccato il fratello dell’attuale sindaco che non aveva nessun ruolo, ed adesso che succede a parti invertite è un partito che attacca un semplice cittadino? Orsù, non è bello.

Insomma, come dice Sorrentino nel suo ultimo film, “la realtà è scadente”. E noi, cittadini di Siderno, dobbiamo a voi le più profonde scuse: abbiamo fatto un passo indietro perché non eravamo pronti, perché non volevamo essere strumentalizzati e usati, perché pensavamo di non essere all’altezza.

Adesso, ci rendiamo conto che forse abbiamo sbagliato: quanto meno, perché i selfie li facciamo meglio noi, da anni.

#inpiedipersiderno