«Riteniamo necessario un adeguato rafforzamento del sistema, in particolare, interventi mirati sugli scali di Reggio di Calabria e Crotone attraverso una sinergia istituzionale capace di attrarre vettori e migliorare l’offerta. Contestualmente si ritiene necessaria una riorganizzazione capace di recuperare, in termini occupazionali, i lavoratori stagionali e proseguire nei percorsi già avviati di trasformazione dei lavoratori da part time a full time». Lo afferma in una nota la Uiltrasporti Calabria, intervenendo sulla questione degli aeroporti.

 

«Essendo l’organizzazione maggiormente rappresentativa nelle due società che gestiscono il sistema aereoportuale calabrese», la Uil «ritiene che non sia la revoca della concessione lo strumento per risolvere i suddetti problemi, sia perché non si conoscerebbero gli effetti della stessa, e sia perché riteniamo non sia né una valutazione, né una prerogativa del sindacato a determinarne la revoca della concessione. Fermo restando che qualora ne dovessero sussistere le motivazioni, saranno gli organi competenti a doversi determinare in merito». «Sicuramente – conclude il sindacato – non è certamente la revoca della concessione a salvare le sorti del trasporto aereo calabrese, ma bensì gli investimenti strutturali, necessari e mirati per rendere competitivi gli scali e non in competizione tra loro. Auspichiamo che considerata l’importanza dell’argomento sia trattato con l’onesta intellettuale che merita, senza strumentalizzazioni e con una grande sinergia istituzionale che consideri le difficoltà del momento e che si apra un’interlocuzione seria, determinata e proficua anticipando i tempi della ripresa del trasporto aereo calabrese».