Si è tenuto a Palazzo Chigi il preannunciato incontro romano tra i sindaci della Locride e il viceministro Filippo Bubbico che ha dato il via al tanto auspicato tavolo di concertazione per affrontare i problemi del territorio. All’incontro unitamente ad un folto gruppo di funzionari ministeriali era anche presente il sottosegretario Giampiero Bocci. La delegazione dei sindaci della Locride guidata dal presidente dell’ assemblea Giorgio Imperitura e dal presidente del Comitato Giuseppe Strangio che con il sindaco di Siderno Pietro Fuda hanno dato l’imprimatur all’incontro, era molto nutrita e della stessa facevano parte anche ( cosa insolità, per la verità, i commissari dei Comuni commissariati ). Presente anche il Prefetto di Reggio Calabria Sammartino a conferma dell’ importanza che si è voluto dare alla riunione. Anche se l’incontro non ha eccessivamente entusiasmato – parole del presidente del Comitato Giuseppe Starngio che abbiamo setito per telefono – è certamente da considerare positiva soprattutto perchè “ha dato il via – dice Strangio – ad un nuovo metodo di lavoro ed ha aperto spazio ad una attività conoscitiva sulle problematiche del territorio che se opportunamente seguita ( anche per questo si è pure stabilito di creare dei sottogruppi di lavoro ) potrebbe alla fine risultare risolutiva per molti dei tanti problemi del territorio la soluzione dei quali è stata sin qui disattesa. E’ bene precisare, infatti, che non si è parlato ne di soldi, ne di possibili finanziamenti e neppure di ipotesi progettuali o di investimenti. Tutto, dunque, rimane in itinere ed è legato a quanto si saprà fare nell’immediato quando si cominceranno ad affrontare , uno per uno, i vari problemi della Locride. La nota positiva, da questo punto di vista, arriva dall’impressione che il territorio potrebbe anche costituire un banco di prova per il Governo e, quindi, l’interesesse per la Locride potrebbe essere effettivamente reale. D’altra parte nel corso dell’incontro i sindaci non hanno mancato di esprimere le loro doglianze per la precaria situazione esistente nella fascia ionica e nell’entroterra della provincia reggina anche per i “fatti di tutti i giorni” ivi compresa la precarietà funzionale dei vari comuni. L’importante, ad ogni buon conto, è che, in qualche modo, si siano accesi i riflettori sul territorio della Locride . Nei prossimi giorni, sentiremo anche, in maniera piu’ approfondita, le opinioni di altri sindaci visto che ( finalmente…) la partecipazione è stata massiccia e sarebbe un peccato vanificare anche la possibilità che il Governo questa volta, pare intenzionato ad offrire alla Locride.

Aristide Bava

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