Un binario unico che corre parallelo alla strada e al mare. Senza particolari protezioni, ma con dei sottopassi che punteggiano il tragitto. Cosi’ si presenta il tratto ferroviario in cui oggi, a Brancaleone, in Calabria, due bambini sono stati investiti da un treno insieme al mamma e sono morti, mentre la donna e’ rimasta gravemente ferita. Un deficit di sicurezza? “Credo che quanto accaduto non si possa imputare a questa causa – risponde all’ANSA Vittorio Lascala, segretario dell’Associazione Ferrovie in Calabria e macchinista che opera in Toscana -. Dalle prime ricostruzioni sembra che la bimba piu’ piccola sia sfuggita di mano alla madre e questo probabilmente e’ alla base della tragedia. E’ vero, in quel tratto non c’e’ alcuna barriera a delimitare il binario, ma e’ cosi’ ovunque, in Italia e direi in tutta Europa. Ne’ sarebbe realisticamente possibile delimitare tutte le tratte di quel genere, litoranee o in campagna: anche sulla Firenze-Roma ci sono linee accessibili nei campi. La Jonica e’ lunga 450 chilometri, il 90% dei quali corrono lungo la costa”. Per il suo ammodernamento e l’elettrificazione sono stati stanziati 500 milioni: l’anno prossimo dovrebbero chiudersi i lavori sulla Sibari-Catanzaro e cominciare quelli fino a Melito. L’associazione di cui Lascala fa parte e’ nata nel 2013 per impulso di un gruppo di amici, tutti calabresi, e si occupa di treni regionali, a lunga percorrenza e anche della linea storica sulla Sila. Ma Lascala e’ anche uno che i treni li conduce, convogli regionali come quello al centro dell’incidente. “Quella tratta – spiega – ha un limite di 110 km/orari, il tipo di treno coinvolto ha una velocita’ massima di 130 km/orari, ma in ogni caso i dispositivi di sicurezza non avrebbero consentito di superare il limite previsto sulla tratta. Ma bisogna considerare che anche a 50 all’ora un mezzo come quello ha uno spazio di frenata molto largo e posso dire per esperienza personale che ad 80 all’ora, con il massimo sforzo di frenata, percorre 300 metri prima di fermarsi. Molto dipende da quanto improvviso e’ l’evento di fronte a cui il macchinista si trova e quando riesce ad accorgersene”. Se se ne accorge all’ultimo momento, la tragedia puo’ diventare ineluttabile. L’inchiesta aperta dalla Procura di Locri servira’ a chiarire cosa e’ successo e perche’ i due bambini e la madre abbiano attraversato i binari. Al di la’ di questo fatto specifico, “capita tutti i giorni – dice il macchinista – di vedere persone che attraversano i binari anziche’ usare i sottopassi o i passaggi a livello. E’ un comportamento a rischio, vietato e assolutamente da evitare”.

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Foto Adriana Sapone