Ventotto assolti su cinquantatre imputati: è questo il dato principale del processo scaturito dall’inchiesta Stige che si è celebrato davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro e che di fatto ha ribaltato la decisione di primo grado del febbraio 2021 quando il Tribunale di Crotone inflisse in totale condanne per oltre sei secoli di carcere.
Alla sbarra presunti appartenenti alla potente cosca cirotana dei Farao-Marincola, ma anche politici ed imprenditori che nel gennaio del 2018 caddero nella rete degli investigatori in un maxi blitz antimafia che fece scattare le manette per quasi 170 persone, facendo luce su quella che venne definita dagli inquirenti come una holding criminale che estendeva i suoi tentacoli dall’Italia alla Germania.
Come riporta cn24tv.it , le accuse contestate a vario titolo erano di associazione a delinquere di stampo mafioso, concorso esterno, estorsione, autoriciclaggio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni, intestazione fittizia di beni, procurata inosservanza di pena, illecita concorrenza con minaccia aggravata dal metodo mafioso.