Il gip del Tribunale di Catanzaro Antonio Battaglia ha rigettato la richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura di Catanzaro, nei confronti dell’ex governatore della Calabria Mario Oliverio in relazione alla rimozione, nel 2014, dell’allora presidente di Fincalabra Luca Mannarino attraverso la procedura dello spoil system, disponendo entro dieci giorni la formulazione del capo d’imputazione per abuso d’ufficio. Secondo il gip, pur condividendosi le argomentazioni del pm circa la legittimita’ dello strumento dello spoil system, poi bloccato dalle decisioni del Tar e del Consiglio di Stato, “lo stesso non puo’ dirsi per le successive iniziative tese a dare seguito agli originari propositi di ricambio del cda, ricorrendo, tuttavia, a evidenti violazioni delle disposizioni normative in ordine alle nomine di competenza regionale“. Le nomine nel cda della societa’ finanziaria in house della Regione Calabria, sempre secondo il gip sarebbero state effettuate “in termini strettamente privatistici con finalita’ tese a recare vantaggio a terzi con altrui danno” nell’ambito di una vicenda “meritevole di un vaglio processuale”. “La condotta del Presidente Oliverio – e’ scritto in una nota diramata dallo stesso ex presidente della Regione Calabria – e’ stata cristallina e passata direttamente al vaglio della Corte dei Conti e della Procura di Catanzaro che hanno ritenuto rispettivamente di condannare il Mannarino per i gravissimi danni causati alla Regione e rinviato a giudizio per i reati conseguenti. Questi i fatti a conferma della azione di Governo del presidente Oliverio improntata a rigore e bonifica dei guasti generati, ereditati da decenni di malgoverno che ha prodotto non poche degenerazioni nell’uso delle risorse pubbliche. Una lunga stagione di cui la Calabria ancora porta le ferite”.

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