Le attività di controllo dell’Arpacal, si concentrano naturalmente sulla valutazione degli inquinanti nell’aria. A questo scopo sono stati installati specifici campionatori detti “ad alto volume” nei punti di probabile maggiore ricaduta dei fumi. Obiettivo dei successivi controlli arpacal sarà valutare il “top soil”: 10 cm del suolo su cui i fumi hanno la ricaduta. Ed è qui, sul suolo, che, sulla base delle analisi chimiche, andranno specificate le valutazioni per assicurare il ripristino del danno ambientale ancora da quantificare, causato dall’incendio ancora non del tutto domato, e prevenire pratiche come coltivazione di ortaggi sui suoli che risultano contaminati dalla ricaduta degli inquinanti presenti nell’aria. La tutela della salute è un compito che richiede cooperazione tra enti e comunità, purtroppo colpita da un incidente grave per l’ambiente e per la salute umana.

Immediatamente dopo l’incendio, sabato pomeriggio, i tecnici Arpacal si sono recati sul posto constatando la natura dei rifiuti interessati dell’incendio dell’impianto. Subito sono state disposte le misurazioni dalle cabine di monitoraggio e sono stati predisposti i controlli che solo l’incendio domato possono essere effettuati. In via precauzionale, stante la tossicità dell’enorme nube di fumo, sprigionata dalla combustione di materiale plastico, incendi di questa portata raccomandano di non esporsi, come è stato fatto dal Comune di Palmi e dagli altri vicini, i cui sindaci hanno potere di ordinanza.

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