Sono stati tutti prosciolti gli imputati coinvolti nel processo scaturito dal grave incendio che interessò i locali della Corte d’Appello di Reggio Calabria: un violento rogo che divampò nel tardo pomeriggio del 12 novembre 2020 , e che portò anche al crollo di una parte del tetto.

Dopo l’accaduto, la Procura aprì un fascicolo per i reati di incendio violazione delle normative sulla sicurezza sul lavoro. Secondo l’accusa, infatti, il rogo si sarebbe generato a causa delle omissioni di controllo e vigilanza sommati ad “errori tecnici” durante la riparazione proprio del tetto in legno.

Tuttavia, a distanza di quattro anni e dopo il rinvio a giudizio, i cinque indagati sono stati tutti prosciolti dalle accuse. Una decisione motivata dal fatto che mancherebbero le evidenze di una condotta inappropriata: è dunque impossibile prospettare delle negligenze durante i lavori.

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