Aveva investito anche in Calabria, la Thomas Cook, tour operator britannico con ben 178 anni di storia alle spalle e fallito ieri.
Il gruppo inglese, a Villapiana, aveva realizzato un resort a 5 stelle, con un investimento di 49mln di euro. La struttura ha beneficiato di 33,7 milioni di euro del Contratto di sviluppo tra Invitalia e T&D Ecxlusive, che prevede anche la creazione, entro il 2020, di 100 nuovi posti di lavoro.
Il resort, pensato soprattutto per i turisti provenienti dal nord Europa, è gestito dal management di Aldiana, società turistica tedesca controllata dalla LMEY Investments e partecipata del gruppo Thomas Cook-Neckermann Reisen.
La struttura, di circa 900 posti, sorge su un’area di 127mila metri quadrati e al suo interno ha 324 tra suite e camere deluxe e standard e al momento le sue sorti sono in fase di valutazione.
La Thomas Cook, che ha chiesto la liquidazione giudiziaria, ha lasciato a terra più di 600mila cittadini che erano in vacanza in tutte le parti del globo usufruendo dei pacchetti turistici del gruppo.
Per questo motivo, una volta appresa la notizia, il governo britannico ha organizzato con la Civil Aviation Authority (Caa), un ponte aereo per riportare a casa tutti i turisti.
Nonostante le numerose trattative, la società non è riuscita a raggiungere un accordo con i creditori e questo ha innescato la richiesta di bancarotta.
Con la liquidazione, Thomas Cook ha così messo a rischio 22mila posti di lavoro a livello globale, di cui 9mila solo in Gran Bretagna.
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