I carabinieri della Sezione operativa e della Stazione di Corigliano Scalo del Reparto territoriale di Corigliano Rossano, dopo una accurata attività d’indagine, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal procuratore Alessandro D’Alessio, che ha direttamente seguito le investigazioni, sono riusciti a raccogliere una serie di elementi che hanno consentito di ricostruire un episodio che sin dalle prime battute appariva complesso e di difficile risoluzione.
I fatti risalgono alla sera del 9 giugno 2023, quando un commerciante di Corigliano si è presentato al Pronto Soccorso del posto, con delle lesioni gravissime e diffuse in tutto il corpo. In quella circostanza il malcapitato aveva cercato di ricondurre le sue condizioni a una caduta accidentale. Una versione che non aveva convinto i sanitari e gli investigatori che, ritenendo poco credibile la ricostruzione di comodo fornita, si sono messi subito al lavoro per cercare di scoprire quello che si nascondeva dietro a quella vicenda.
Nei giorni successivi le condizioni dell’uomo si sono poi aggravate, tanto che alle fratture sono conseguiti gli scompensi causati dalle lesioni interne, che hanno determinato un quadro clinico drammatico. Per questa ragione il commerciante è entrato in coma ed è stato ricoverato, in prognosi riservata, presso il Reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cosenza, dove ha lottato per oltre un mese tra la vita e la morte. Le condizioni generali della parte lesa solo di recente sembra abbiano avuto un miglioramento, ma le conseguenze delle lesioni subite potranno essere valutate solo dopo un complesso percorso riabilitativo.
Dagli accertamenti sin qui svolti è emerso, a livello di gravità indiziaria, che le gravissime lesioni e il concreto pericolo di vita del commerciante sarebbero stati determinati dalle iniziative di un soggetto terzo, identificato in un pregiudicato 44enne, ex sorvegliato speciale di Pubblica Sicurezza, residente a Corigliano. Nei confronti di questo, sulla scorta delle emergenze investigative, il Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha emesso un provvedimento di «fermo di indiziato di delitto». Il soggetto sul quale figurano gravi indizi di colpevolezza è stato sottoposto al provvedimento restrittivo nel pomeriggio di ieri ed è stato associato presso la Casa Circondariale di Castrovillari, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.