R. e P.
“Aumentano gli sbarchi: oltre 3mila solo a gennaio di quest’anno rispetto ai mille del 2021 e ai 200 arrivi con Matteo Salvini Ministro dell’Interno nel gennaio 2019. Il problema non si limita però solo agli sbarchi, ma anche ai rimpatri: sono sempre meno.
La realtà in alcuni Cpr come quello di Milano in via Corelli è drammatica: i migranti rifiutano il tampone riuscendo così a impedire il proprio allontanamento dal territorio.
Il dimezzamento dei tempi di trattenimento nei Cpr (modifica dei decreti Salvini), il rifiuto dei tamponi da parte dei migranti espulsi, la mancanza di nuovi accordi con i paesi di origine, l’assenza di una politica di allontanamento centralizzata dell’Unione Europea e l’azzeramento dei rimpatri volontari assistiti hanno reso evanescente qualsiasi politica di espulsione dall’Italia.
Da segnalare inoltre che le mancate riammissioni informali in frontiera con la Slovenia, in virtù di un accordo del 1996, lungo la rotta balcanica rendono insostenibile e perdente la politica di gestione dei flussi in uscita dei migranti dall’Italia”.
Così fonti della Lega.