Le Associazioni no profit sono una realtà sociale e culturale che si affianca a quella dello Stato, della Pubblica amministrazione (Primo settore) e delle imprese (Secondo settore), con lo scopo di svolgere attività per il bene comune.

In questa categoria rientrano organizzazioni, enti, associazioni e imprese sociali iscritte nel RUNTS (Terzo settore), che operano senza scopo di lucro e che hanno una fondamentale utilità sociale di interesse generale attraverso la promozione di attività culturali, economiche e sociali. Queste realtà agiscono quindi verso il prossimo, fornendo risorse dove mancano e dove gli altri “attori” non arrivano, portando aiuto alle persone svantaggiate e concretizzando cambiamenti positivi nella società e nel mondo.

Lo fanno in modo spontaneo, senza cioè ottenere un guadagno economico dalle proprie attività. Per questo motivo la loro sopravvivenza e l’efficacia delle loro azioni sono strettamente legate a fonti di finanziamento volontarie, come le donazioni in beneficenza che ogni cittadino o Azienda decide volontariamente di fare e che rappresentano il cuore del sostentamento delle Associazioni no profit e della loro efficacia di azione.

Donazioni di privati alle Associazioni no profit

Fare una donazione spontanea a un’Associazione no profit è un gesto di enorme generosità verso il prossimo, ma è anche un modo per produrre un reale cambiamento sociale: tramite i soldi ricevuti, le Associazioni possono infatti portare avanti i propri progetti, attivare azioni importanti e dare un aiuto concreto là dove serve.

I privati che vogliono sostenere un’Associazione no profit possono scegliere tra diverse modalità per dare il proprio contributo. Il modo più diretto è tramite una donazione, che può essere singola oppure mensile (scegliendo la cifra che si ritiene più opportuna), oppure una grande donazione: si tratta di un importo più corposo che permette a queste realtà di poter agire in modo tempestivo ed efficace e di avere un impatto più incisivo nel tempo.

È anche possibile donare tramite lasciti testamentari (cioè mettere per scritto che una parte dei propri averi andrà a una specifica Associazione no profit dopo la propria morte) o donazioni in memoria di una persona cara che non c’è più.

I regali solidali sono un altro modo per contribuire attivamente a una causa: acquistando oggetti, gadget, bomboniere e regali virtuali, parte della spesa viene infatti destinata a specifici progetti.

Infine, c’è il 5X1000, che non costa niente, ma può fare la differenza: per destinare una quota dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche a un’Associazione, invece che allo Stato, è sufficiente firmare e inserire il codice fiscale dell’Associazione durante la Dichiarazione dei Redditi. I privati che sostengono Associazioni no profit possono detrarre dall’imposta lorda il 30% delle erogazioni (fino ad un massimo di 30.000 euro), oppure dedurre dal reddito il contributo versato senza limite assoluto, ma per un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato.

Donazioni da parte delle Aziende

Oltre ai privati, anche Aziende e Fondazioni possono dare il proprio contributo alle Associazioni no profit, creando una fondamentale partnership che, nel tempo, diventa un’alleanza preziosa e di sicuro impatto.

Sia le piccole e medie imprese che le grandi Aziende possono non solo effettuare donazioni per sostenere specifici progetti, ma anche dare vita ad azioni di coinvolgimento dei dipendenti e dei clienti attraverso attività di sensibilizzazione in Azienda, raccolte fondi in negozio o online con donazione di una quota del prezzo d’acquisto di un prodotto/servizio e programmi fedeltà.

Tutto questo con il vantaggio non solo di fare del bene, ma anche di poter usufruire di benefici fiscali: le Aziende donatrici possono infatti detrarre un importo non superiore a 30.000 euro o al 2% del reddito d’impresa annuo dichiarato oppure dedurre un importo non superiore al 10% del reddito complessivo dichiarato.

LR