Era di origini calabresi, ma risiedeva in provincia di Cuneo, a Vezza D’Alba, l’uomo di 35 anni che questa mattina è morto per un arresto cardiaco mentre si trovava a bordo di un aereo all’aeroporto di Caselle (Torino). Il velivolo era diretto a Lamezia Terme. Partito per la Calabria era rientrato quando il 35enne è stato colto dal malore. A quanto si apprende l’uomo stava viaggiando insieme alla moglie, anche lei di origini calabresi, che era seduta a qualche sedile di distanza dal marito. La Procura di Torino si sarebbe interessata alla vicenda e attende i primi rapporti degli operatori intervenuti sul posto per aprire un fascicolo.
Non c’è stato nessun ritardo nei soccorsi all’uomo di 35 anni morto, per un malore, ieri mattina a bordo di un aereo all’aeroporto di Caselle (Torino). Lo afferma l’Asl To4, in una nota. “A causa di un malore del passeggero, l’aeromobile diretto a Lamezia Terme ha fatto rientro a Torino con procedura di emergenza – spiegano dall’azienda sanitaria – a bordo del velivolo intanto due medici passeggeri del volo hanno cominciato le manovre di rianimazione cardio polmonare coadiuvati dal personale di bordo, che ha messo a disposizione il defibrillatore semi automatico presente in aereo”. Prima dell’atterraggio i medici hanno erogato due scariche con il defibrillatore. “Nel frattempo il personale sanitario in servizio presso il pronto soccorso aeroportuale si preparava in pista a prestare soccorsi e la centrale operativa 118, allertata sulla situazione, provvedeva ad inviare l’ambulanza di base di Borgaro Torinese, seguita dal mezzo con medico ed infermiere con sede a Venaria”, sottolinea l’Asl, evidenziando che all’arrivo dell’aereo “il medico in servizio presso l’aeroporto saliva immediatamente a bordo e provvedeva ad erogare la terza scarica con il Dae e a somministrare dell’adrenalina”. Infine due volontari dell’ambulanza del 118, una volta saliti a bordo, hanno aiutato i sanitari che già prestavano soccorso nel continuare le manovre rianimatorie. “Si precisa che la prima ambulanza con i volontari era attesa al varco e ha impiegato circa 2 minuti per accedere al sedime aeroportuale (nel frattempo il paziente aveva tre medici con defibrillatore e adrenalina che lo stavano assistendo) mentre la medicalizzata del 118 è entrata immediatamente”, conclude la nota dell’Asl.
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