Lasciare l’Arma dei Carabinieri, dopo quasi quarant’anni di servizio, nei quali ho avuto la fortuna di apprezzarne l’essenziale “valore aggiunto”, che ognuno ha assicurato con l’impegno e l’esempio quotidiano, è motivo di velata tristezza. Abbandonando ogni riserva che la formalità dei rapporti ha imposto nel tempo, esterno gratitudine al Sig. Generale Michele Sirimarco, al Sig. Colonnello Nicola Lorenzon – Comandante della Scuola Carabinieri “Fava-Garofalo” di Reggio Calabria – da cui ho ricevuto sostegno ed appoggio morale – e a tutti i colleghi che, senza timore alcuno, con integrità morale e con dedizione alla causa, hanno impegnato la propria vita nel servire la Legge e l’Istituzione. Continuo il mio cammino con sentimenti di profondo orgoglio e riconoscenza per avere avuto l’onore di essere uno di Voi.
Ho vissuto in una terra costellata di intense battaglie, dove minacciosa incombe l’ombra nera della ‘ndrangheta, che tutto oscura; in una terra di frontiera, dove tanti sono gli interrogativi e le difficoltà di coloro che ci vivono; dove uomini e donne sembra che non amino, non vivano, non si divertano, non ridano e non piangano; in una di terra meravigliosa e terribile, accogliente e violenta, senza speranza eppure piena di persone per bene.
Un pensiero d’amore vola ai nostri Martiri, fratelli nello stesso percorso che, caduti per non venir meno al giuramento prestato, nel donare e servire, hanno avuto il privilegio di morire.
Rivolgo un ringraziamento alla mia famiglia, per il generoso amore; nonché gratitudine per il lavoro svolto nella trincea della Prima Linea del Prefetto, dei Magistrati del tempo, delle Autorità cittadine, del Sindaco della città Metropolitana, dei Sindaci della Provincia, dei Sacerdoti ribelli, dei Medici di questa Scuola, della Rappresentanza Militare, della A.N.C., nonché dei Giornalisti; riconoscenza agli Allievi Carabinieri di questa Scuola, futuro dell’Arma, che tanto mi hanno offerto, nonché al personale civile, preziosi collaboratori, agli impiegati della mensa e agli addetti dello spaccio, proposti ad un prezioso servizio.
Manifesto il mio più sincero augurio per un futuro pieno di soddisfazioni, anche a coloro che non avvertono l’ironia con cui il destino scrive la vita di ogni essere umano. Per ultimo, nella convinzione di poter affermare: “missione compiuta”, esprimo la più semplice e immediata manifestazione di affetto e per farlo prendo a prestito un concetto di San Paolo che così recita:
“Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede”.
Esù ise panda stin cardìa mu
(Sarete sempre nel mio cuore)
Cosimo Sframeli
BIOGRAFIA
Sframeli Cosimo, Tenente dei Carabinieri, promosso per titoli e meriti, paracadutista, è Comandante/Insegnante di Plotone presso la Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria. Negli anni ’80, a Locri (RC), ha fatto parte del pool di Magistrati e Carabinieri che investigavano sul fenomeno poco conosciuto della ‘ndrangheta, divenendone competente conoscitore delle dinamiche criminali. Ha continuato il contrasto alla criminalità mafiosa, da militare e da cittadino attivo, nel reggino e nel vibonese. Ha retto vari Comandi Stazione tra cui Siderno (RC), Bovalino (RC), San Lorenzo (RC), Bova Marina (RC), Reggio Calabria Principale, Vibo Valentia Principale. Cavaliere e Ufficiale al merito della Repubblica Italiana, è stato anche decorato della Medaglia d’Oro al merito Mauriziana dal Presidente della Repubblica, nonché di Medaglia di Bronzo, d’Argento e d’Oro al merito di lungo comando dal Ministro della Difesa. E’ stato Consulente della Commissione Parlamentare Antimafia durante la XVII Legislatura. Giornalista – pubblicista, continua a collaborare con varie testate giornalistiche. Insieme alla collega Francesca PARISI, ha pubblicato “Un Carabiniere nella lotta alla ‘ndrangheta” Ed. Falzea (RC) 2011 e “A ‘Ndrangheta – Evoluzione e forme di contrasto” Ed. Falzea (RC) 2014. Per conto dell’A.P.N.d’I. di Reggio Calabria, ha curato la pubblicazione “Paracadutisti del Reggimento Nembo in Aspromonte e la battaglia dello Zillastro” Ed. “Stampa&Più” (VV) 2017. Per attività socio-culturali, legati alla professione, ha ricevuto dal Presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, la Medaglia di Rappresentanza. La Città di Reggio Calabria gli ha conferito il “San Giorgio d’Oro” – Ed 2016. Insignito della “Cittadinanza Onoraria” dei Comuni di Locri (RC), Portigliola (RC), Bovalino (RC), San Lorenzo (RC), Bova Marina (Jalò tu Vùa) (RC) e Bova (Chòra tu Vùa) (RC)
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