IL TEATRO A ROMA analisi storica ed esegetica curata dal Professore Vincenzo Bruzzaniti

A differenza del teatro greco , costruito su pendenze naturali del terreno , quello romano aveva una struttura portante di pilastri e volte . In età imperiale quasi tutti i principi si mostrarono appassionati degli spettacoli teatrali .

Neronis magni intererat ut ludorum scaenicorum partem haberet , ita ut dubitaverit an privatis spectaculis operam inter scaenicos daret ; tragoedias quoque cantavit personatus , heorum deorunque , item heroidum ac dearum personis effectis. Interdum choro interfuit , ubi voces acutae aut graves aut mediae sunt et interponuntur tibiae , at unus sonus ex omnibus redditur . Et Hadrianus princeps in omnibus paene urbibus et aliquid aedificavit et ludos edidit : hoc eius referebat ad regni honorem. Ab urbe Roma numquam ullum scaenicum avocavit , Dixit suun fuisse in honorem Traiani balsama et crocum per gradus theatri Romae fluere,
Traduzione
A Nerone stava molto a cuore prendere parte agli spettacoli teatrali, al punto che fu in dubbio se prestare la sua opera fra gli spettacoli privati ; cantò parti di tragedie , indossate le maschere di eroi o di dei , ma anche di eroine e dee. A volte partecipò al coro , ove le voci sono acute o gravi o mediane è vi sono aggiunti i suoni dei flauti , ma si percepisce un unico suono di tutti . Anche il principe Adriano in quasi tutte le città fece costruire qualcosa e organizzo spettacoli teatrali : ciò gli stava a cuore per la gloria del suo regno. Non allontanò mai dalla città nessun attore. Affermo che era stato suo dovere in onore di Traiano far scorrere sulle gradinate del teatro a Roma balsami e zafferano, .

Durante l’anno romano si svolgevano numerose feste religiose ( feriae ) , molte delle quali solennizzate con la celebrazione dei ludi publici , cioè spettacoli indetti dallo stato e diretti dagli edili o, più di rado dal pretore urbano. A queste occasioni , frequenti , dato il numero di giorni festivi previsti in calendario , se ne potevano aggiungere altre , di carattere eccezionale , per celebrare trionfi , dediche di edifici pubblici o funerali solenni. Le festività più importanti erano i Ludi Romani( in settembre) e i ludi plebeii 8 in novembre) in onore di Giove Massimo , i ludi Apollinares ( in luglio ) in onore di Apollo e i ludi Megalenses ( in aprile ) in onore della dea Cibele . I ludi prevedevano gare sportive, esibizioni dei giocolieri e degli acrobati, spettacoli di danza. A partire dal 364 a: C. le celebrazioni presentarono oltre alle corse dei cocchi e alle lotte dei gladiatori , anche spettacoli teatrali ( ludi scaenici) . Probabilmente i Romani derivarono questo tipo di spettacoli da forme etrusche, italiche, e greche. Secondo la tradizione , durante i ludi Romani del 240a. C. , in occasione dei solenni festeggiamenti per la vittoria romana nella prima guerra punica , si tenne a Roma la prima rappresentazione teatrale di una fabula cothurnata ( un dramma di argomento greco) del poeta tarantino Livio Andronico . Da quell’anno furuno sempre affiancati regolarmente da ludi scaenici e fu deciso che una parte dei giorni destinati agli spettacoli scenici ospitasse, al posto dei rozzi prodotti dell’arte indigena , rifacximenti di tragedie e commedie greche. I primi teatri furono costruzioni di legno che potevano essere smontate e spostate . I teatri stabili in muratura comparvero alla fine del periodo repubblicano . IL primo venne inaugurato a Roma nel 55 a.C. ed era dedicato a Pompeo che ne aveva finanziato la costruzione .Il pubblico si sistemava cosi diviso: i posti a sedere sulle gradinate delle prime 14 file (prima cavea) era riservato ai cavalieri , più in alto nella media cavea trovava posto il pubblico dell’aristocrazia , mentre il popolino era confinato nei gradoni più elevati della summa cavea. L’ingresso era gratuito ed era tollerata anche la presenza degli schiavi . Gli attori non godevano di grande considerazione mentre il dominus gregis acquisiva l’opera drammatica e la sottoponeva ai magistrati per l’approvazione. Per quanto riguarda i costumi gli attori recitavano indossando il pallio o la toga . L’uso della maschera è ritenuto probabile a partire dal II secolo a.C. ed era di derivazione greca ed inoltre consentiva veloci cambiamenti di ruolo per lo stesso attore .

Nella versione latina si trovano i costrutti notevoli con il genitivo con interest e refert . In pratica la persona che è interessata o prova interesse viene espressa in genitivo , mentre la cosa che importa è indicata da una preposizione che nel nostro caso è: ut haberet
esempio

Neronis magni intererat ut ludorum scaenicorun partem haberet

costruzione del verbo interest
A nerone (genitivo) stava molto a cuore prender parte agli spettacoli teatrali .
Ricordiamo che i verbi Interest e refert vengono costruiti sempre alla terza persona in modo impersonale.

Professore Vincenzo Bruzzaniti