Ecco la lettera integrale del sindaco Bruno Bartolo indirizzata al dott. Gian Marco Chiocci Direttore del TG UNO della RAI
le Scrivo: attonito, deluso, disilluso, scorato…
Emerge in me un forte rammarico. Un rammarico che emerge e, fa emergere, in sè imperativi categorici: ha senso ciò che faccio? E ancora, in che modo amministrare? quando ci si vede, costantemente e vilitamente, martoriati?
No, non parlo di un attacco mafioso. Quello ce lo si sarebbe potuto aspettare… parlo di disinformazione. Di populismo meditatico, di rammaricante demagogia. E chi è la parte in causa? Su cosa volge il triste “affaire”? Sulla Rai…
Su un servizio giornalistico, apparso sulla prima testata di stato per share in data 01/10/23. Su un servizio in cui, mi si consenta, si trattava in maniera capziosa e fuorviante della mia cittadinanza. Di quella cittadinanza della quale con fierezza mi definisco, suo sindaco. Non un burocrate, un sindaco per mandato popolare. Un sindaco eletto per normalizzare questa cittadinanza, o per meglio dire il ruolo che della Stessa se ne dà, e non per annichilirla del tutto…
Non è una trattazione filosofica la mia, nè vittimistica, è si vero che bisogna riconoscere la soffocante portata che il fenomeno criminoso da noi ha. Così come bisogna riconoscere il lavoro immane che, quotidianamente, l’ Arma dei carabinieri e il “Gruppo Cacciatori di Calabria” svolgono. Ma San Luca non è solo questo. Non è più così. San Luca è un paese incastonato tra due monti, un abitacolo dotato di un suggestivo fascino aspromontano che, salta all’occhio dell’ osservatore esterno in maniera disarmante e oggettiva. È il paese che diede i natali ad uno dei maggiori scrittori e giornalisti del secolo breve, a Corrado Alvaro. All’ autore di romanzi e trattazioni di caratura europea…
È il paese di Padre Stefano de Fiores, del probabilmente più grande Mariologo degli ultimi 50 anni. Di un uomo di fede di caratura plenaria…
È un luogo di lavoratori, artisti, scrittori e validi professionisti …
Non si cada nella frettolosa conclusione che lo Sia di soli ndranghetisti…
Proprio per questo merita rispetto. Proprio per questo merita di coltivare la speranza… proprio per questo, dato che di territorio “difficile” si parla, va tutelato e non giustiziato.
Insomma, San Luca non vuole morire… rendiamoci partecipi della sua vita e della sua rinascita. Che con solerzia cerco di sviluppare al massimo grado.
Concludo facendo mia quanto scritto da una giovane scrittrice calabrese Giusy Staropoli:
“Se la Calabria ha un cuore, questo batte a San Luca. Qui nacquero lo scrittore Corrado Alvaro e Padre Stefano De Fiores, il pi“u grande studioso di mariologia del mondo degli ultimi 50 anni”.
Ringraziando per l’attenzione e scusandomi per aver sottratto tempo prezioso, La invito a visitare il territorio di San Luca, avendo così modo di ascoltare amministratori e comuni cittadini.
Distinti saluti Bruno Bartolo (Sindaco di San Luca)