BUENOS AIRES «Bloccare i porti? È assurdo, il viaggio racconta la vita delle persone, fermare un viaggio è fermare la vita. Chi ha diritto di fare questo?». Da Buenos Aires, il sindaco di Riace, Domenico Lucano, affronta il tema dei migranti. Lucano ha concluso una visita nella capitale argentina dove ha partecipato al forum “Dialoghi aperti”, «due parole impegnative», sottolinea all’Ansa, ricordando di aver presentato nell’incontro le caratteristiche del “modello integrazione” di Riace. «Oggi, ricorda, il nostro comune non appartiene più alla Calabria ma al mondo: su 1.500 abitanti ci sono 600 cittadini emigranti. E non è vero che l’Italia non ce la fa più, siamo di fronte a politiche che ripetono in modo logorroico “la colpa è degli altri”. La sinistra sta facendo in modo di resuscitare le destre, che ovviamente hanno un’idea di ordine, sicurezza, chiusura».
Il sindaco ricorda inoltre il «brutto fatto» di qualche giorno fa a Riace, dove «l’estrema destra, con le bandiere nere, ha fatto una manifestazione di fronte al municipio dicendo “noi siamo per l’accoglienza ma devono andare via, a casa loro, questo paese non ne puo’ più”».
«Non si convincono che Riace sta dando una risposta umana e politico, cercano cavilli burocratici», conclude il sindaco, ricordando il fatto che «la Questura ha autorizzato la manifestazione, alla quale hanno preso parte 14 persone, mentre una contro-manifestazione con la partecipazione di rifugiati e lo slogan “Noi siamo Riace”, che in qualche modo avevo gestito dall’Argentina, è stata proibita. Come mai non è stata rilasciata tale autorizzazione?»

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